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Cicinho: "Andrò alla Roma"


Parla Cicinho: «Ho già parlato con mia moglie e con mio padre: se devo andare alla Roma, perché trova un accordo con il Real, ci andrò». E' una dichiarazione che somiglia tanto a un annuncio: non dovrebbero passare troppi giorni, ormai, per quello di Cicinho alla Roma. Lui, Cicero Joao de Cezare, per la prima volta in questa storia fa il nome della società che lo sta seguendo da tempo (pure un anno), questo è il secondo passaggio "ufficiale" dopo la telefonata fra Pradè e Mijatovic in cui il segretario sportivo madridista ha chiesto 12 milioni di euro (gli stessi offerti dal Liverpool) al direttore sportivo romanista. Salvo imprevisti degli ultimi-ultimissimi giorni (questi) Cicinho alla Roma si farà ma non a quella cifra: la società dei Sensi è anche disposta a comprare cash il cartellino del giocatore (per qualcosa attorno ai 7 milioni) ma sta lavorando da tempo per un'ipotesi di prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a proprio favore per la prossima stagione. L'ingaggio annuale di Cicinho sarebbe quello che percepisce col contratto che ha in essere (scadenza 2010) cioè 2,2 milioni di euro. Si sta lavorando da tempo per il momento giusto: questo. Tutto si sta incastrando, anche nelle dichiarazioni rilasciate da Cicinho nella notte passata dopo la partita col Deportivoe riportate da As . Importanti, anche perché sono il segnale che tanto sottotraccia è successo in questa storia e che sta emergendo visto che ufficialmente (e sarà il terzo e forse decisivo passaggio) la Roma non ha mai fatto un'offerta formale al Real. Ma parla Cicinho: «Io sto tranquillo visto che ho parlato con Schuster e mi ha detto chiaramente che la mia posizione è quella di laterale destro. Il mio desiderio è soltanto quello di aiutare la squadra e la mia prima intenzione è quella di restare e vincere con il Real, ma ho parlato con mia moglie e mio padre e se mi dicono che devo andare alla Roma perché c'è un accordo con il Real, io vado». Queste parole sono il segno che il giocatore è stato confortato da chi gli sta attorno e conosce a fondo la situazione: Cicinho fino alla telefonata di Pradè con Mijatovic non era tranquillo (come ha specificato essere adesso) visto che ufficialmente la Roma non s'era mai fatta sentire, adesso è lui che può parlarne, anche se uffficialmente la Roma non ha ancora fatto un'offerta formale. Il cerchio si sta per chiudere: Mijatovic cominicia a fare acquisti, in attesa dell'ufficializzazione di Robben, è arrivato Drenthe e sta per arrivare almeno uno fra Sneijder e van der Vaart. La piazza madridista si sta calmando, Cicinho può anche andarsene. Il fatto che l'esterno brasiliano, che gioca a destra ma col Real non gioca e basta, abbia parlato espressamente della moglie è una specie di altro segnale, o quasi: in questa storia la famiglia non è mai stata contro il trasferimento da capitale a capitale, ma così, in qualche maniera, è stato raccontato per tranquillizzare quei tifosi delle merengues che non vedevano di buon occhio il suo divorzio, non dalla moglie, ma dal Real. Adesso tutto si sta mettendo a fuoco. Al di là delle avances del Liverpool e di un agente uruguagio che da qualche giorno sta proponendo il giocatore in Inghilterra (dove però, piccolo particolare, Cicinho non vorrebbe andare), la posizione ufficiale dello stesso Schuster (perché oggi il Real gioca in Supercoppa con il Siviglia e titolare ci gioca Sergio Ramos), l'operazione a favore della Roma è a un passo dalla felice conclusione. Ieri tra le due società, a livello dirigenziale, non ci sono stati altri contatti (Pradè ha avuto impegni personali), la prossima settimana, più probabilmente appena dopo Ferragosto, potrebbe esserci quello giusto. Le parole sono state dette. Pure quelle, giuste.