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Totti: "Contro l'Inter facciamo sul serio"


«Contro l'Inter si fa sul serio». I giochi so' finiti per davvero per Francesco Totti. Il capitano della Roma sul pullman che porta la Roma verso l'aeroporto («qualsiasi trasferta si faccia poi si torna nella città più bella del mondo») racconta lo stato d'animo di una squadra arrabbiata ma non troppo, preoccupata solo il giusto perché adesso conta essere determinati, soprattutto. Il 5-2 dalla neopromossa Juventus a Cesena dà fastidio ma non deve fare male a una squadra che tra una settimana si gioca un trofeo, che sarebbe il secondo consecutivo, che non sarebbe male: è finita l'estate del pallone, che nel pallone è carnevale. «Per fortuna sono finite le amichevoli, anche l'anno scorso le abbiamo perse quasi tutte quante...». Boscaioli e castelrottesi a parte (ché a Trigoria non si trovano) è vero: Porto, Amburgo, Valencia, Rieti e Saragozza, più o meno in sequenza, più o meno in questo periodo: tre sconfitte, nessuna vittoria e manco un gol. Poi però... «Poi però, malgrado le difficoltà del precampionato - ricorda, puntualizza - abbiamo tirato fuori la stagione che abbiamo tirato fuori». Campioni di Coppa Italia, tra le prime otto d'Europa e vicecampioni d'Italia. E, personalmente, il titolo di cannoniere che mancava dai tempi del tempo di Roberto Pruzzo, la Scarpa d'Oro che invece nessuno da queste parti se l'era messa mai. Ed è questo alla fine quello che conta. «Quello che conta, è che ci faremo trovare pronti domenica contro l'Inter: contro l'Inter facciamo sul serio». Supercoppa sarà. L'altro ieri a Cesena malgrado tutto (malgrado il brutto) qualche attenuante certamente molto generica si può ancora dare, soprattutto se lo fa il capitano della Roma: «Al Manuzzi contro la Juventus c'è per forza da considerare tutte le assenze che avevamo, e tutte importanti». Forse una più delle altre, quella di Juan, soprattutto in una difesa che è la prima cosa da registrare dopo il campionato, prima della Supercoppa d'Italia: se l'anno scorso "manco un gol", quest'anno se ne sono presi troppi. Caterve da rovesciare. Anche il capitano aspetta il rientro-esordio del brasiliano. Totti su Juan: «All'ultimo minuto ha sentito un dolore al flessore e non ha potuto giocare. Per noi lui è un giocatore importante, un big, uno di grande esperienza. Lo abbiamo capito subito, il suo peso in difesa si sente eccome. Contiamo di recuperarlo domenica.». Speriamo. Vediamo. Oggi gli accertamenti, domenica quelli della squadra. Perché «domenica contro l'Inter si fa sul serio». Anche contro la Juventus, però, non si doveva scherzare... «Non fa mai piacere perdere contro di loro anche se era una partita amichevole. D'altronde la Juventus ha giocato praticamente con tutti i titolari, a parte Tiago. E' una squadra che si vuole rilanciare, ma che secondo me ha qualche problema in difesa, qualcuno di loro là dietro non mi è sembrato un fenomeno... Comunque sì che non fa piacere perdere con la Juve». Sul serio o per scherzo. Perché 2-0 2-5 non va bene, perché non è nemmeno la prima volta... ma ci stanno altri perché: «Spalletti quest'anno ci chiede di essere particolarmente aggressivi ad inizio partita: abbiamo le gambe imballate ed è soltanto per questo che si prendono gol come quello del 2-1 in contropiede. E' un fatto di preparazione». E' un fatto che Mirko Vucinic, invece, sia già pronto: il gol, la corsa, l'impressione. «L'anno scorso ha avuto una stagione condizionata dai tanti infortuni, è stato sfortunato, quest'anno però per lui è diverso: si è allenato da solo, si è presentato in ritiro già in condizione: questa sarà la stagione del suo riscatto». A cominciare da subito, prossimamente, immediatamente. Roma all'attacco. Perché «contro l'Inter si fa sul serio».