C'è solo l'A.S.Roma!

Presentato Cicinho a Trigoria, ed è arrivato anche il suo transfer.


Terminate le vacanze un pò per tutti, compreso il sottoscritto, si avvicina l'inizio del campionato e la fine del mercato. Un mercato che per la Roma è stato semplicemente sontuoso, e bisogna riconoscerne i meriti allo società così come si criticava la stessa all'inizio del calcio-mercato accusando la Sensi e Pradè di un immobilismo che alla fine non c'è stato affatto.Sono arrivati Juan dal Bayer Leverkusen, Cicinho dal Real Madrid, Barusso dal Rimini, Giuly dal Barcellona ed Esposito dal Cagliari, poi è arrivato Andreolli nell'ambito della cessione di Chivu all'Inter e sono rientrati dai prestiti Brighi ed Alvarez. Anche Kuffour è rientrato dal prestito di Livorno, ma proprio oggi è andato in prova al Sunderland di Roy Keane, e se il ghanese dovesse convincere, andrà in Premier League.E parlando dei nuovi acquisti, l'ultimo arrivato oggi si è presentato a Trigoria con un bel: ""Roma, non vedo l'ora di cominciare!".
Si è presentato così infatti a Trigoria il nuovo acquisto Cicinho, intervistato in conferenza stampa. Il brasiliano, ex Real Madrid, ha poi dichiarato di non aver mai avuto dubbi sulla scelta di venire alla Roma nel caso non fosse rimasto in Spagna. Tra l'altro, è anche arrivato il transfer dalla Spagno ed il brasiliano sarà utilizzabile già domenica sera a Palermo.Questo pubblico che ti ha accolto da re, quanto ti responsabilizza? E se puoi fare una promessa ai romanisti?Ringrazio moltissimo. Non ho mai avuto una accoglienza del genere, nemmeno al Real Madrid. Ho voluto questa maglia con tutte le mie forze, rifiutando anche altre offerte. Posso promettere di lottare fino in fondo per vincere trofei importanti. E' quello che si merita l'ambiente.Sei disposto a giocare anche a sinistra, nonostante sia un destro? E ti piace giocare con campioni come Totti e De Rossi?Non ho mai detto che avrei giocato anche a sinistra, però io non gioco per un mio piacere personale, gioco per una squadra. Nella Roma c'è un gioco collettivo e un allenatore intelligente per il quale mi metterò subito a disposizione.C'è una cosa che ti ha convinto a venire alla Roma?La cosa più importante è la storia della società della Roma. Questa città poi mi ha incantato, sono venuto qui quando ho preso il passaporto italiano. La gente è calda, passionale, come il pubblico brasiliano. E infine mi fa piacere giocare con altri brasiliani.Che ruolo hanno avuto nel trasferimento il tuo amico Doni e Francesco Totti?E' normale che quando uno cambia squadra, cerca di informarsi. La Roma è una squadra dove c'è un bell'ambiente. Doni mi ha parlato bene della squadra e della società, così come Emerson. Ringrazio i dirigenti per aver realizzato il mio sogno. Totti? Me ne hanno parlato benissimo.Cosa ti ha detto Spalletti?Abbiamo avuto un contatto oggi prima dell'allenamento. Poi mi sono allenato e successivamente ho parlato con il vice. Io sono pronto per giocare, aspettiamo il transfer.Ti puoi descrivere come giocatore? Sei un laterale che attacca bene e difende un po' meno?E' vero, preferisco andare in avanti. Nel San Paolo giocavo parecchio in attacco col 3-5-2. Poi in Europa con Capello ho imparato anche a difendere. La cosa più importante per un calciatore è essere pronto nei novanta minuti.A Roma nel tuo ruolo c'è stato Cafu, un idolo per tutti che qui ha vinto uno scudetto. Tu a chi ti ispiri?Cerco sempre di apprendere il meglio da ogni calciatore. Cafu per me è stato uno specchio, così come Jorginho. Io, come Cafu, vorrei lasciare una traccia a Roma.Che campionato ti aspetti ora in Italia?Ho seguito molto il campionato italiano. Non vedo l'ora di vestire questa maglia, la Roma è forte e mi eccita molto anche giocare il derby. Sono convinto che possiamo fare molto bene con i miei compagni.Cosa pensi degli allenatori Schuster e Dunga? Pensi che avrebbero potuto darti più spazio?Schuster è un grandissimo allenatore, lui voleva trattenermi, ma sono stato io a chiedere di andare via. Per quanto riguarda Dunga, ho avuto l'occasione di giocare con lui. Poi mi sono infortunato e Dani Alves e Maicon erano in forma e hanno trovato spazio. E' giusto così.Sei cosciente che devi giocarti il posto con Panucci, un uomo che conta nello spogliatoio della Roma?Ho avuto un colloquio con lui in allenamento, so perfettamente che lui è un titolare. Anche Panucci per me è uno specchio. Io lotterò per la mia posizione, in rispetto del suo ruolo.Ti hanno infastidito le parole di Panucci che ha detto "Cicinho non giocava nel Real Madrid, vediamo se lo farà nella Roma"?Veramente non ho saputo di questa cosa, comunque non mi infastidisce. Io sono venuto a Roma per la mia felicità. Nella mia vita ho sempre avuto a che fare con dei confronti, io cercherò di mettermi a disposizione del gruppo.Se non è stato per Schuster, allora perché sei voluto andare via dal Real Madrid?E' stata la mia volontà. Io ho sempre avuto molta voglia di vestire questa maglia. Non ho avuto problemi con la squadra e l'allenatore, ma lì non ero felice. Qui lo sono, sono contento e l'importante è il futuro. Non più il passato.Anche Capello ti ha parlato della Roma? E credi di poter giocare anche a centrocampo, oltre che sulla linea dei difensori?Per quanto riguarda Capello, no. Quando lui stava al Real, non c'era l'interessamento della Roma che io sappia. La posizione in campo, invece, può essere anche quella di attaccante, anche se rendo di più nella mia posizione.Hai sentito Cassano? E pensi che lui in Italia possa rilanciarsi? Un'ultima cosa: quale può essere l'avversaria della Roma in Campionato?Non ho avuto occasione di sentirlo perché lui non è venuto in ritiro con noi. Lui a Madrid ha avuto poche occasioni, ora tornerà a dimostrare quello che vale. E' uno forte, che a Roma ha fatto la storia, ed è un grande amico mio. Sono sicuro che ce la farà. Le altre squadre per il campionato? Inter e Milan.Quali credi potranno essere le tue difficoltà di ambientamento nella Roma? E quale promessa ti senti di fare ai tifosi?La promessa è sempre di titoli importanti, la difficoltà è quella di dover mangiare poco, anche perché qui si mangia troppo bene.