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Cicinho: "Pronto a giocare subito!"


RISOLTO ANCHE L'ULTIMO PROBLEMA, DALLA SPAGNA ARRIVANO TUTTI I DOCUMENTI. IL BRASILIANO A DISPOSIZIONE PER L'ESORDIO IN CAMPIONATO.Cicinho: «Pronto a giocare subito»E' arrivato il transfer, a Palermo può andare in campoOra Spalletti deve scegliere se schierare lui o CassettiIntanto in allenamento si presenta con due splendidi gol
Cicinho contro il Palermo. Perché no? Quella che fino a pochissimi giorni fa sembrava un'ipotesi fin troppo azzardata è diventata realtà. Il brasiliano è pronto a giocare l'esordio di campionato con la maglia della Roma. Nel giro di una manciata di ore tutti i tasselli sono andati al loro posto: la trattativa che si sblocca, l'arrivo nella Capitale, le visite mediche, il primo allenamento, il contratto depositato in Lega e, dulcis in fundo, il transfer. Sì, perché ieri pomeriggio è arrivata tutta la documentazione dalla Spagna e la federazione ha dato l'ok. Cicinho può giocare fin da domani sera.
La palla passa a Luciano Spalletti, che lo ha voluto fortemente e che ora si trova a dover scegliere. Gettarlo nella mischia o dare fiducia a Cassetti che conosce alla perfezione i meccanismi e che quando è stato chiamato in causa non ha mai fallito? Lo scopriremo domani sera.Intanto Cicinho sta facendo tutto il possibile per mettere da subito in difficoltà il tecnico. Alle 10, diciannove ore dopo il suo sbarco a Fiumicino, è sceso in campo per prendere confidenza con i compagni e con il campo di Trigoria. Un impatto più che positivo: tanti sorrisi accompagnati dal gesto con pollice e mignolo della mano che abbiamo imparato a conoscere con Taddei, una seduta completa e due gol. Due bellissimi gol, il suo biglietto da visita. In due centri la sintesi delle sue qualità, che i tifosi romanisti scopriranno nei prossimi mesi: velocità , corsa, tiro e tocco. Se ci si vuol lasciar trasportare dall'entusiasmo lo si può definire "un Cafu che vede la porta". Cafu («il mio punto di riferimento calcistico insieme a Jorginho» ha detto in conferenza stampa) qui ha vinto uno scudetto, ma di reti ne ha segnate poche. Due però in una volta sola alla Fiorentina. Bene, il primo gol del suo possibile erede ricorda il primo dei due segnati ai viola nel 1999-2000. Un siluro dal vertice destro dell'area diretto verso il primo palo che pesca l'incrocio. Nel secondo invece c'è una delle differenze col "pendolino", la sua capacità di accentrarsi dopo la galoppata sulla fascia, come alternativa al cross dal fondo, per andare a concludere personalmente. Ieri è stato Totti a servirgli un pallone morbido morbido nel mezzo e lui con il destro a girare ha pescato l'angolo alto.
Niente male, oggi si replica, ancora un'occasione per far capire a Spalletti che è già pronto a giocare. Quei tifosi che lo hanno incantato («neanche a Madrid ho ricevuto un'accoglienza così») lo aspettano a Palermo.