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Totti: «Scudetto? E' presto, però...»


«Ce la giochiamo e ci divertiremo. Noi insieme ai tifosi».E Capello gli fa l'in bocca al lupo alla Domenica SportivaQuesta Roma fa sognare. Bella, spumeggiante, un po' ricorda quella straripante del terzo scudetto. Per Totti, però, le differenze tra la Roma di Capello e quella di Spalletti ci sono: «Erano "Rome" (lo dice il Capitano) diverse. Quella dello scudetto faceva dei singoli la propria forza, questa di Spalletti si fonda sul collettivo. Gioca a memoria e questo anche perché è il terzo anno che giochiamo insieme. Perché novità non ce ne sono rispetto alla stagione scorsa. In settimana facciamo sempre le stesse cose. Semmai, è cambiato l'organico». A parte questo, però, qual è stata più bella tra le due "Rome"? Francesco risponde con la solita, genuina, ironia, che lo rende ancora più grande: «Beh, era meglio quella di Capello, perché ci ho vinto lo scudetto. Se succederà anche con questa, mi andrà bene pure questa, di Roma». Ma guai a parlare di tricolore, dopo Spalletti anche il Capitano non vuole azzardarsi a pronunciarla: «"Scudetto" è una parola impegnativa. È presto per giudicare, siamo alla prima partita, dobbiamo restare con i piedi per terra, il campionato è lungo. Certo, con Inter, Milan e Juve siamo nel quartetto che potrà giocarsela fino in fondo e daremo filo da torcere a tutti. Fino alla fine proveremo a dire la nostra». Totti si sofferma sulla partita con il Palermo: «Abbiamo dimostrato di essere in grado di essere una squadra forte, che ha saputo vincere su un campo difficile. Il Palermo è una squadra ostica che metterà in difficoltà molte big. Possiamo far male a chiunque». Con una consapevolezza: «A Roma passiamo dalle stelle alla stalle, specie noi romani lo sappiamo bene. Penso però che ci potremo divertire sia noi sia i tifosi». Un concetto che Francesco ribadisce anche nel siparietto (cordiale) con Capello, ospite della Domenica Sportiva . Esordio di Don Fabio: «La Roma gioca benissimo, è la candidata allo scudetto, se affronta tutte le partite con la stessa determinazione vista con il Palermo. Francesco, lo sai che avete l'organico giusto per provarci? In bocca al lupo». Risposta del Capitano: «Crepi, mister. Quest'anno abbiamo un collettivo ancora più ampio della stagione scorsa. Ogni giocatore ha tanta "voglia" e si mette a disposizione di tutti. Possiamo e dobbiamo fare bene». Totti si incupisce solo quando viene affrontato l'argomento più sgradito, la Nazionale: «Donadoni era presente al Barbera, lo so. Spero che possa venire più spesso, perchè c'era anche al Meazza con l'Inter in Supercoppa». E alla domanda più scomoda, quella cui ha risposto già tante volte, ovvero il ritorno in azzurro, Francesco chiarisce per l'ennesima volta: «Pensiamo alla Francia. Pensiamo all'otto settembre e a una Nazionale senza Totti». Prima di imbarcarsi sul charter che lo riporta nella Capitale, Francesco trova anche il tempo per commentare il curioso episodio della pedata rifilata dal tecnico del Catania, Baldini, al collega del Parma, Di Carlo: «Ho visto le immagini in tv in albergo. Francamente pensavo che fosse un tifoso... Sono cose istintive».