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Cerci, la prima rete da "grande"


A vent'anni Alessio Cerci ha iniziato a prendersi le sue rivincite. A 16 anni a Trigoria era considerato un mix tra Totti e Cassano e spesso l'allora allenatore Fabio Capello, lo chiamava ad allenarsi con la prima squadra, lui che la domenica faceva la spola tra gli Allievi nazionali e la Primavera. L'esordio in serie A a Genova contro la Samp nell'ultima giornata di campionato 2003/04 a neanche 17 anni, faceva presagire che presto avremmo avuto in squadra un altro fenomeno. Invece l'anno dopo, quello della disgraziata annata dei 5 allenatori, solo 2 presenze in campionato per lui e poi un'altra soltanto nel primo anno di Capoccione Spalletti. Lo scorso i tanti problemi personali ed un comportamento un pò troppo alla Cassano hanno indotto Bruno Conti e Daniele Pradè a mandare il ragazzo in prestito in provincia, in una città tranquilla che gli offrisse poche tentazioni, ma a Brescia Alessio non ha brillato pur disputando 21 presenze in campionato, anche se ad onor del vero, poche da titolare.Quest'estate la felice intuizione di Pradè: mandare il ragazzo in prestito a Pisa, una neopromosa in B dove Alessio potesse mettersi in luce una volta capito che per fare il calciatore ai livelli che lui merita serve un'altra testa. Intuizione felice quella del ds giallorosso, perchè ieri Alessio ha segnato un gol da campione, bello e importante, e Giampiero Ventura, intervenendo su SportItalia, lo ha ringraziato con parole al miele: «È un giocatore che fa della qualità la sua arma principale, ma ha capito che nel campionato di B non è sufficiente: si è calato nella parte con grande umiltà, la prima parte del ritiro per lui è stata molto dura. Avrà bisogno di fare gavetta, ma presto sarà pronto per un grande palcoscenico. Con il Brescia, in Coppa Italia, è entrato e ci ha fatto vincere la partita, con il Bari in campionato lo stesso, gara vinta con un suo assist, e oggi lo ha fatto di nuovo». Le prime due di campionato le aveva fatte da titolare, ieri a Cesena è partito per la prima volta dalla panchina, ma quando è entrato ha messo il timbro sulla gara, trovando quel primo gol da professionista che gli era mancato l'anno scorso a Brescia. Fascia destra, tocco d'esterno sinistro per Kutuzov (autore del pareggio, dopo che il Cesena si era portato in vantaggio con Mezavilla), il bielorusso chiude il triangolo di prima, il romanista in prestito lo controlla ancora con l'esterno, prima di piazzarlo rasoterra sul secondo palo, eludendo il tentativo di chiusura del centrale bianconero Biasi. Era in campo da soli cinque minuti, durante i quali aveva già servito un comodo cross da destra, che Castillo non era riuscito a sfruttare.Se continuerà così, per Alessio Cerci a fine stagione si apriranno le porte di Trigoria e finalmente, potrà coronare il suo sogno, quello di giocare nella "sua" Roma al fianco di Totti e De Rossi. Degli altri giovani giallorossi in prestito per l'Italia, è andato a segno anche Galasso, nel 2-0 del Bari sul Vicenza, mentre è stata controversa la terza apparizione in B di Stefano Okaka, subentrato al primo della ripresa, quando il Modena perdeva 2-0 in casa, ed espulso al 41', per un accenno di reazione a gioco fermo. In tempo, comunque, per conquistare il calcio di punizione dal limite che Pinardi ha spedito in rete per il 2-1, dando il via alla rimonta completata in pieno recupero dall'altro ex romanista Raffaele Longo.