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Panucci ancora out. Cicinho e Mancini in panca.


L'allenamento di ieri pomeriggio a Trigoria non ha alimentato particolari dubbi a Spalletti. Ancora indisponibile Panucci, la formazione che più probabilmente scenderà in campo per l'esordio in Champions League sarà la stessa che ha affrontato la Reggina nel primo tempo. L'unica incertezza sembra essere legata a Mancini che in teoria potrebbe trovar spazio sulla corsia sinistra a scapito di Perrotta, che lascerebbe il posto a Giuly nel ruolo di trequartista dietro al Capitano. Ma l'indiscrezione più attendibile che girava ieri sera riservava al brasiliano ancora panchina. Anche Doni, che non ha più accusato particolari disturbi e che all'occorrenza potrà scendere in campo previa apposita terapia antidolorifica sull'anca contusa, sarà regolarmente al suo posto. Davanti a lui Cassetti (molto più avanti di preparazione rispetto a Cicinho che non ha nelle gambe ancora i 90 minuti) e Tonetto sugli esterni, con Mexes e Juan centrali, in mezzo al campo De Rossi e Aquilani a schermo della difesa, con Taddei, Perrotta e Giuly a rinforzo dell'attacco e Totti punta centrale. Vucinic è recuperato ma è molto probabile che ancora per stasera resterà fuori anche dalla panchina. Vicino a Curci, siederanno dunque Cicinho, Ferrari, Pizarro, Brighi, Mancini, Esposito. In tribuna con Julio Sergio e Vucinic anche gli altri due convocati, Antunes e Barusso.Secondo il comunicato dell'ufficio stampa, alla seduta di ieri non hanno preso parte Panucci (fisioterapia) e Andreolli (lavoro differenziato). Nelle 2 partitelle disputate a 2 tocchi il tecnico ha mischiato le carte come fa di solito, schierando insieme i reparti ma non l'intera formazione titolare. In difesa ha schierato Juan con Ferrari da una parte e Mexes con Barusso (reinventato difensore) dall'altra. Ma quando poi ha provato gli schemi difensivi ha rimesso in linea Cassetti, Mexes, Juan e Tonetto. Da sottolineare un gran gol segnato da Barusso e l'addestramento specifico proprio sui tiri in porta al volo che proprio Spalletti ha sollecitato mettendo sotto torchio lo stesso Barusso e Mancini.