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Totti: "Speravo di festeggiare vincendo"


Francesco Totti festeggia il suo compleanno davanti alle telecamere di Roma Channel. In una lunga intervista, trasmessa alle 14.30 dal canale televisivo giallorosso, il capitano parla della Roma attuale, della famiglia e dei suoi obiettivi personali.Il pareggio di ieri a Firenze?"Speravo di festeggiare il compleanno con una vittoria. In campi come quello di Firenze e Palermo non è facile tre punti. Abbiamo disputato una buona partita, contro una grande squadra, abbiamo giocato bene anche senza di me e gli altri giocatori inftorunati. Possiamo ritenerci più che soddisfatti".Christian è stato il primo a farti gli auguri?"Il primo messaggio di auguri me lo ha inviato mia moglie, poi mia madre. Ho dormito tutta la notte con Christian: l'ho abbracciato e questo è il più bel regalo di compleanno. Inizialmente piangeva quando lo accompagnavo a scuola e andavo via. Arrivavo all'allenamento con il magone. Ora si è abituato. Si è integrato. La piccola mangia e dorme. Anche Christian è stato bravo da piccolo. Non posso lamentarmi".Tanti tifosi ti hanno rivolto messaggi d'auguri"Li ringrazio tutti, mi sento molto legato al pubblico giallorosso perché prima di essere un giocatore e il capitano della Roma sono un tifoso. Mi sento nei loro panni". Un tifoso ti chiede se l'Old Trafford può essere l'occasione giusta per rifare il "cucchiaio"."Sì. Potrebbe essere la partita giusta. Potrei farlo, anche se è meglio non dirlo prima perché poi se lo aspettano. Appena sarà il momento lo farò".Tra Kaka e Ronaldinho chi ti regaleresti?"Farei la conta... Uno qualsiasi dei due, insomma, andrebbe bene".Tra una vittoria con l'Inter e una con il Manchester quale scegli?"La risposta scontata è vincere entrambe le gare. Tra le due gare, però, preferisco un successo a Manchester".Il tuo futuro dopo il calcio giocato?"Allenare i bambini sarebbe molto bello. Però sarebbe affascinante anche diventare Direttore Tecnico e restare vicino ai miei compagni De Rossi e Aquilani e ai ragazzi che crescono nel settore giovanile. Ci penseremo. Rimarrò legato, comunque, a questo gruppo. A questa società. Probabilmente prenderò la strada della dirigenza".Seguirai un po' la carriera di Bruno Conti?"Sì. Spero di emluarne parecchi passi".Una tifosa ti scrive: "E' nella semplicità la forma della vera grandezza, proprio come nelle poesie che tu sai scrivere con il pallone"."E' una frase bellissima. Particolare. La ringrazio. Mi inorgogliosce il fatto che in campo possa dare tanto per la squadra e soprattutto per i tifosi".Ti arrivano messaggi d'auguri e di complimenti non soltanto come calciatore ma anche come uomo per la tanta solidarietà che hai fatto e stai continuando a fare."Questa è la cosa più importante. Fanno piacere i riconoscimenti e gli elogi come calciatori, ma quando ci sono i ringraziamenti per me uomo, per quello che faccio fuori dal campo, è ancora più bello".