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Aldo Agroppi al vetriolo contro Roberto Mancini


Ha accusato in televisione Massimo Moratti di aver sperperato denaro offrendo a Mancini un contratto folle. Aldo Agroppi, un trapassato remoto da calciatore, un passato da allenatore e un presente da opinionista su La 7, è abituato a parlare in modo schietto. E così, quando il tecnico nerazzurro in conferenza stampa lo ha invitato ad andarsene a casa dandogli del fallito, ha deciso di replicare con una lettera pubblicata da alcuni quotidiani sportivi. «Meglio fallito che raccomandato», ha scritto per poi ribadire al Romanista : «Da allenatore ha potuto prendere delle scorciatoie, grazie ad amicizie importanti e alla sua carriera da calciatore. E poi ha vinto due scudetti di cartone».Come mai ha deciso di scrivere una lettera a Mancini?«Su La 7 ho dichiarato che mi sembrava folle la cifra che percepiva all'Inter. Lui mi ha attaccato e allora ho deciso di scrivere una lettera».Le ha risposto?«No, ma se vuole può chiamarmi».Perché se l'è presa proprio con lei?«Perché tutti pensano che guadagni uno sproposito, ma sono stato il solo a dirlo. Il suo è uno stipendio immorale e poi Mancini deve ricordarsi come è arrivato all'Inter...».Come ci è arrivato?«Saltando le solite trafile. Ha iniziato ad allenare pur non avendo il tesserino. Secondo lei se si fosse chiamato in un altro modo, Tarozzi ad esempio, avrebbe potuto continuare ad allenare?».L'ha definito un raccomandato...«Ha potuto godere di alcune situazioni di favore essendo stato un grande campione e hanno giocato un ruolo determinante le diverse amicizie su cui ha potuto e può contare. E così non ha fatto la gavetta che ogni tecnico dovrebbe fare».Lei l'ha fatta la gavetta?«Certo, mi compravo i libri per studiare a Coverciano. Lui invece ha preso delle scorciatoie».Come giudica il Mancini calciatore?«È stato un grandissimo. Credo venga subito dopo i mostri sacri, dopo i vari Maradona, Pelè, Van Basten e compagnia bella».E il Mancini allenatore?«Lui si vanta di aver vinto due scudetti, ma sono scudetti di cartone. Anche io ho ottenuto qualche buon risultato e in ogni caso non è questo il punto...».Qual è il punto?«Non ho giudicato come allena l'Inter, ma ho messo in risalto il fatto che Moratti gli dà troppi soldi e che se fossi al suo posto arrossirei un po'. E poi mi fa girare i coglioni (testuale, ndr) per come è arrivato ad allenare l'Inter. Ripeto, in ogni caso è meglio essere falliti che raccomandati».Chi vince tra Roma e Inter?«Ovviamente spero che vinca la Roma. Dovreste mordervi le mani per aver buttato quattro punti con Juventus e Fiorentina. Erano due partite già vinte».Per la cronaca, ecco la lettera (spettacolare e di una verità sconcertante...) che Aldo Agroppi ha scritto a Roberto Mancini e che è stata pubblicata dal Corriere della Sera, Tuttosport e Corriere dello Sport:"Caro Roberto,da calciatore eri grande e ti ho amato alla follia. Oggi un po meno, ovviamente.Hai detto che sono invidioso, fallito, che la mia vita è fatta di scarsi contenuti. Beh, fallito perchè non ho vinto due scudetti di cartone? Invidioso perchè non ho il tuo conto in banca? Mah, guarda, si può essere ricchi pur essendo meno ricchi. E poi una vita con scarsi contenuti? Ti posso assicurare che ho una famiglia bellissima, la mia quotidianità è fatta di sentimenti e di cose concrete. Certo non ho una barca da 35 metri, ho solo un gommoncino, ma daltra parte sulla mia strada non ho mai trovato un presidente come Moratti.E per quanto riguarda il fallimento da allenatore? Ho fatto quel poco o quel tanto che mi è stato concesso solo con le mie forze. Tu invece sei stato un allenatore abusivo alla Fiorentina e alla Lazio grazie ai papaveri romani che ti hanno protetto e non ti sei sentito schiavo nemmeno per un attimo? Comunque guarda, ti auguro tutti i successi di questo mondo, ma soprattutto ti auguro di raddoppiare lingaggio visto che ci tieni tanto, anche perchè dieci miliardi delle vecchie lire allanno per te in effetti sono molto pochi, ne meriti molti di più. A proposito, quando a fine mese vai a riscuotere un miliardo delle vecchie lire per trenta giorni di lavoro, non ti senti un po in difficoltà? Non arrossisci neppure un po? Ti voglio dare un buon consiglio: eventualmente meglio fallito che raccomandato. Aldo Agroppi "