C'è solo l'A.S.Roma!

Il Pek favorito su Aquilani


La cattedrale vuota ti spara in faccia il rosso delle tribune, sempre splendenti, sempre lucide, solo per far spiccare il bianco di quelle poltroncine che formano la scritta che ti ricorda che il teatro è del MANCHESTER UNITED e tu sei solo un ospite, piccolo e brutto, e ci sta pure che se vieni qui troppo allegro poi ne pigli anche sette. Il silenzio è assoluto quando la Roma scende in campo perché rispetto ad altre vigilie europee stavolta non c'è neanche il gruppetto di tifosi vocianti venuti dall'Italia. Quelli arriveranno oggi, 600 giovani, meno giovani e forti e quanto fiato dovranno spendere per farsi sentire nell'urlo soffocante dei 75.000 di questa cattedrale che fa paura pure vuota. Le uniche urla sono quelle dei giocatori impegnati nella partitella. Spalletti si diverte a mischiare le carte: da una parte mette Doni con una difesa con Cicinho, Mexes, Juan e Antunes, in mezzo piazza Aquilani e Pizarro (i due che si giocano il posto: ma il cileno sembra nettamente favorito), e poi Giuly, Totti e Vucinic. Dall'altra con Curci mette Barusso, Brighi, Tonetto e Pit, poi De Rossi e Perrotta, davanti Esposito, il portiere Julio Sergio e Mancini. Non c'è Ferrari, che ha un ginocchio dolorante e per precauzione è rimasto negli spogliatoi. Se stasera non ce la fa, in panca Spalletti porterà Barusso e non avrà un difensore di ruolo.L'allenamento è intenso, ma l'impressione è che la tensione sia limitata all'allenamento e non proietta luci né ombre sulla sfida di oggi, non come capitò a Lione, ad esempio, quando la squadra diede vita ad una seduta feroce che impressionò anche i cronisti francesi. La qualità dei giocatori sul campo resta altissima. Totti va al piccolo trotto a causa della sua schiena a pezzi, ma ugualmente illumina la scena, Vucinic ci prova, Mancini segna un bel gol, ma la prodezza da applausi è di Cicinho, pallonetto da trentacinque metri e Curci battuto. Il resto è frammentato, tante ipotesi d'azione abortite per passaggi sbagliati, qualcuna riesce bene, qualcuna meno. Poi si provano i calci piazzati a difesa schierata, con De Rossi quinto difensore e Totti pronto a purgarli, anche di mano. Si scherza, insomma. Ma oggi sarà un'altra cosa.