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Aquilani fuori almeno un mese


Notizie più precise arriveranno oggi, ma ben difficilmente saranno buone: è uscito dal campo piangendo Alberto Aquilani, portato fuori in barella, e le sue lacrime non fanno presagire una diagnosi tanto leggera. Pochi minuti dopo l'infortunio Angelo Mangiante, bordocampista di Sky, aveva parlato di possibile contrattura muscolare, in realtà sembra decisamente più probabile che il centrocampista di Montesacro abbia subito una lesione più seria, potrebbe trattarsi di uno stiramento, nella migliore delle ipotesi. Caso nel quale i tempi di recupero non sarebbero inferiori al mese, il che significherebbe saltare quantomeno mezza dozzina di partite, tra cui la trasferta di San Siro con il Milan, il derby con la Lazio, lo scontro diretto di Lisbona con lo Sporting, e quasi certamente anche quello di ritorno all'Olimpico, in programma il 7 novembre, con la speranza di rientrare il 24 contro il Genoa, dopo la sosta della nazionale, altra occasione perduta. «Lui è molto giù - ha dichiarato in conferenza stampa Luciano Spalletti - non si sa ancora molto sul suo infortunio, ha sentito qualcosa di strano alla coscia, ne sapremo di più domani».«Non vi posso dare notizie perché deve ancora fare gli accertamenti del caso - gli fa eco Daniele De Rossi - speriamo per la squadra ma soprattutto per lui che non sia nulla di grave. Ha avuto una ricaduta dell'infortunio dello scorso anno, che a sua volta era la ricaduta per un infortunio precedente. Una sfortuna doppia, speriamo che questa volta il problema sia meno grave di quelli precedenti». Lo scorso anno il numero otto visse la stagione peggiore della sua carriera, e non certo per colpa sua: buon rendimento, ma sole tredici presenze in campionato (con un gol, il 24 settembre a Parma), nulla per un giocatore che nel 2004-05, quando era ancora solamente un promettente ventenne appena tornato da un anno in serie B, ne fece ventinove. Si fece male in allenamento, alla vigilia della gara del 26 settembre con la Sampdoria, lesione al collaterale del legamento mediale, prima di tornare a giocare una gara ufficiale, a febbraio, rimediò uno stiramento alla coscia che lo tenne fermo fino a maggio. «La sede è assolutamente diversa rispetto agli altri infortuni, perché è più alta - ha dichiarato il medico sociale Mario Brozzi in collegamento con Roma Channel - sicuramente si tratta di una lesione muscolare al retto femorale, valutare l'entità in questo momento è sicuramente più complicato. Abbiamo un nostro protocollo per questo tipo di infortuni, e funziona molto bene, basta pensare che Cassetti in otto giorni ha già ripreso a correre. E quando è uscito dal campo, stava come Aquilani questa sera (ieri)». Si è fatto male cercando il tiro da fuori, uno dei suoi colpi migliori, quello che gli era riuscito già due volte in questo avvio di stagione, contro il Palermo e contro il Siena, contribuendo a fargli superare Pizarro nelle gerarchie di Spalletti. Adesso il cileno avrà a dispozione varie partite per provare a riprendersi il posto.