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Doni: "La Lazio la squadra più antipatica"


Fuori dagli schemi, dai luoghi comuni che classificano luoghi e popoli. Alexander Doni, professione portiere della Roma, è un brasiliano (apparentemente) atipico. È tranquillo, silenzioso e... «non mi piace il carnevale».Davvero?«Sì, ma non dura tutto l'anno. Voi ci vedete solo così. Prendete le favelas. Certo, esistono, ma non dappertutto. A Juandiaì, nella mia città, non ci sono, e neppure a San Paolo. Il Brasile non è un paese così povero come si dice. Lula sta facendo bene, ma i problemi sono tanti».La Roma va a Parma, dove approdò Taffarel...«Lui ha aperto la strada a tutti noi in Europa. È stato il mio idolo, mentre dei vostri mi piaceva Zenga».Al posto del promettente Curci accetterebbe di fare l'eterno secondo?«A me non è mai piaciuto fare il vice,  ho accettato un contratto di 10 mesi e ho vinto la scommessa...».La squadra più antipatica?«La Lazio, per via del derby. Ho esordito in quel match e non sapevo cosa significasse qui a Roma. In Brasile derby sono tanti».L'avversario che non vorrebbe incontrare mai?«Romario, ma anche Crespo e Trezeguet...».