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Aquilani vorrebbe tornare a curarsi a Cesenatico


Cesenatico sì, Cesenatico no. E' questo il problema che assilla Alberto Aquilani dal momento esatto dell'infortunio di Manchester. Alberto infatti ha intuito subito la gravità del suo infortunio e prima ancora di conoscere la diagnosi definitiva, la sua mente è corsa al centro specialistico di Cesenatico e al professor Chierici, che lo scorso anno lo ha rimesso in piedi in venti giorni dopo che era stato fermo per quattro mesi. Allora fu un problema muscolare alla coscia sinistra, stavolta a quella destra: lesione (un centimetro e sette millimetri) tra il secondo e il terzo grado al retto femorale. Tempi di recupero previsti per il ritorno in campo: otto settimane in condizioni "normali". Due mesi di stop, a partire dal giorno dell'infortunio. In favore di Alberto c'è però il fatto che ad oltre una settimana dall'infortunio la risonanza magnetica effettuata lunedì non ha evidenziato nessun versamento. Merito del particolare bendaggio applicato dallo staff medico romanista subito dopo l'infortunio: una fasciatura, studiata dal dottor Brozzi e da Silio Musa, che ha ridotto di almeno un paio di settimane i tempi di recupero. Dalle iniziali 8 settimane si è passati quindi a 6, un mese e mezzo di stop. Calendario alla mano, quindi, Aquilani potrebbe tornare a disposizione di Spalletti intorno alla metà di novembre. Il 24 novembre contro il Genoa, dopo la sosta del campionato per il doppio impegno della nazionale contro Scozia e Far Oer. Troppo tardi per il derby del 31 ottobre, in tempo però per la fase calda della stagione in cui i giallorossi incontreranno Dinamo Kiev e Manchester e in cui si deciderà il passaggio del turno in Champions.Alberto però, come detto, vorrebbe accorciare ulteriormente i tempi di recupero e per farlo ha chiesto l'autorizzazione a tornare a Cesenatico. Questo suo desiderio non è condiviso da tutti all'interno della società, che vuole evitare nuovi casi , dopo quello che è successo in estate per la gestione dell'infortunio del brasiliano Juan. Affidarsi ad una struttura esterna significherebbe, infatti, in qualche modo delegittimare lo staff medico. Il giocatore però è convinto della sua scelta e vuole ritornare a curarsi in Romagna. Questa mattina Aquilani si incontrerà a Trigoria con la dirigenza romanista, ci saranno Spalletti, Bruno Conti, Pradè, e con lo staff medico e il dottor Brozzi, e tutti insieme prenderanno una decisione dopo aver valutato con attenzione la situazione.Nel pomeriggio intanto la squadra riprenderà ad allenarsi. Spalletti dovrà fare a meno degli otto nazionali (Curci, Panucci, De Rossi, Juan, Doni, Mexes, Vucinic e Antunes) che sono in giro per il mondo. Il tecnico romanista sfrutterà la sosta del campionato per recuperare tutti gli infortunati (Perrotta, Cassetti, Esposito e Taddei) ad eccezione di Aquilani.