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Roma-Napoli, oggi decide il Prefetto


Vietato ai non abbonati. Il cartello per Roma-Napoli di sabato (alle 18, l'orario non cambierà) c'è già. Oggi a mezzogiorno, minuto più minuto meno, lo appenderanno fuori dalla Prefettura. Trenta minuti è il tempo stimato a via IV Novembre perché il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza metta la parola "fine" alla saga di una partita che prima doveva giocarsi senza tifosi ospiti. Poi, senza nessuno. Infine, con i soli abbonati. Uno smacco all'Osservatorio, che avrebbe voluto far giocare Roma-Napoli con la chiusura del settore ospiti.Premessa: il Comitato che si riunirà oggi (per la seconda volta, dopo venerdì) sarà composto solo da membri delle forze dell'ordine. Verrà presieduto dal Prefetto, ma oltre al Questore ci saranno i comandanti provinciali di carabinieri e forestale, oltre agli assessori alla sicurezza di Comune e Provincia, Touadì e Paluzzi. A differenza dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, non ci saranno i rappresentanti del calcio. Per il Comitato la tutela degli interessi del mondo del pallone è proprio l'ultimo dei problemi. Ogni volta che un poliziotto viene ferito, spiegano in Prefettura, sono le persone che oggi siederanno accanto al Prefetto a sorbirsi le critiche dei sindacati delle forze dell'ordine. Dunque, per Roma-Napoli, la valutazione che verrà fatta si baserà solo su criteri di sicurezza. Nella prima riunione, appunto venerdì, era stata scartata l'ipotesi di far giocare Roma-Napoli come consigliava il giorno prima l'Osservatorio. Il semplice divieto di trasferta suggerito dal Viminale non bastava, il rischio di confusioni tra tifoserie era giudicato troppo pericoloso.Due erano le soluzioni al vaglio della Prefettura. O l'ingresso dei soli abbonati oppure la misura più drastica dell'Olimpico a porte chiuse. A spaventare i vertici dell'ordine pubblico, la concomitanza sabato con la manifestazione della sinistra antagonista. Pesati sulla bilancia i due eventi, il compito di Mosca era di capire quanti poliziotti e quanti carabinieri sarebbero serviti per evitare incidenti.La decisione era prevista per ieri. Tanto che il Prefetto aveva convocato lunedì l'amministratore delegato della Roma e vicepresidente di Lega, Rosella Sensi. Un colloquio informale, cui prendeva parte anche il vicecapo di gabinetto del Sindaco, Luca Odevaine. La Sensi spiegava al Prefetto quali erano le esigenze della società. La Roma non si sarebbe lamentata per la perdita di incasso di Roma-Napoli, accettando la soluzione dell'ingresso dei soli abbonati. Purché, però, Mosca non le mettesse i bastoni fra le ruote il 31 ottobre, giorno del derby. Qualunque parere verrà fornito un giorno dall'Osservatorio, Villa Pacelli voleva essere rassicurata su un Roma-Lazio senza limitazioni. Questo, ufficiosamente. Perché ufficialmente la Sensi era costretta a parlare di «eccessiva scrupolosità» da parte di chi voleva privare la Roma dei suoi tifosi «perché l'Olimpico è stato messo in sicurezza». Nessun riferimento a un soggetto particolare, per evitare polemiche. Ma soprattutto dichiarazioni utili per tenere buono il presidente di Lega Antonio Matarrese, che esattamente mezz'ora prima che la Sensi si incontrasse con Mosca, l'avvisava a distanza: «Capisco le esigenze di Rosella Sensi, visto che la Roma è sotto diffida. Ma non dobbiamo farci prendere dal panico. La dottoressa Sensi sta prendendo contatti con il Prefetto, la chiamerò perchè si vada tutti nella stessa direzione». Ancora una volta, Rosella era stata un bravissimo diplomatico. Oggi la Roma otterrà ciò che voleva: un Olimpico per soli abbonati. E il derby salvo.