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In porta Curci?


La gioia più grande gliel'ha regalata la moglie Sabrina, rendendolo padre di Gianfranco, un'altra non da poco gliel'ha negata Donadoni, una rivincita dovrebbe regalargliela Spalletti. Sono giorni frenetici per Gianluca Curci, diventato padre per la prima volta a ventiquattr'ore dall'esordio mancato con la nazionale maggiore. «Il bambino si chiama Gianfranco, come il nonno paterno - ha dichiarato il giovane portiere a Rete Sport - pesa 3,4 kg ed è in ottima salute. La paternità è una cosa bellissima, una grande sorpresa, non mi aspettavo di poter provare tali sensazioni. Il parto di mia moglie Sabrina è avvenuto in una settimana molto importante per me, mercoledì ero in Nazionale e giovedì è nato mio figlio. Sembra quasi mi abbia aspettato, ho infatti assistito mia moglie in sala parto. Totti ha annunciato di volere una famiglia numerosa: è anche il mio proposito. Questo è solo il primo di tanti bambini che spero di avere». L'informazione omessa, visto il clima di festa, è che con la Nazionale le cose non sono andate come sperava, e come aveva tutto il diritto di credere che andassero. «Utilizzeremo quest'amichevole con il Sudafrica per fare debuttare qualche giovane», aveva dichiarato Donadoni subito dopo la vittoria di sabato scorso con la Georgia, varando una lista completamente nuova, rimandando a casa quelli che avevano appena giocato, e confermando gli altri, con l'idea di dargli spazio. Curci ci sperava, dopo due anni da titolare in under 21, e due mesi da terzo della Nazionale maggiore, alla fine Donadoni, pur giocandosi sei cambi, lo ha tenuto in panchina, insieme a Paolo Cannavaro.Dovrebbe aver maggior fortuna oggi: Doni è tornato solo ieri dal Brasile, (viaggio senza troppa fortuna, Dunga gli ha preferito Julio Cesar sia contro la Colombia che contro l'Ecuador, negandogli la prima al Maracanà con la maglia della nazionale), e Spalletti non sembra orientato a proporre tra i pali un giocatore reduce da una traversata intercontinentale. Per Curci sarebbe la terza apparizione stagionale, dopo il secondo tempo di Reggio, quando Doni prese una botta all'anca, e il debutto da titolare a Manchester, quando il brasiliano fu fermato da un problema intestinale: fece una buona prestazione, ma non fu sufficiente per uscire imbattuti dall'Old Trafford, vista la prodezza balistica trovata da Rooney a venti minuti dalla fine. Oggi ci riproverà, contro una squadra già affrontata e battuta due volte nella Coppa Italia 2005-06, poche settimane dopo aver perso il posto da titolare a vantaggio del collega brasiliano. E se arriverà un'altra buona prestazione, non ci sarà neppure bisogno di chiedergli la dedica.