C'è solo l'A.S.Roma!

Pari Zemaniano


Ho fatto passare una notte prima di commentare una partita che ha rafforzato un'idea che pian piano si stà facendo largo in me, ossia che Spalletti sta facendo quel che fece Zeman: come il boemo, Capoccione ha ricostruito un ambiente distrutto e vicino alla retrocessione, offre un calcio spettacolare, ma gioca in una sola maniera e con una difesa che non sà coprire il campo.Con i quattro gol incassati dal Napoli, arriviamo a quota dieci gol subiti nelle ultime tre partite in casa ed addirittura a dodici nella ultime cinque partite complessive di campionato. Mentre l'Inter scappa, la Sensi parla di deconcentrazione, Spalletti dice che siamo troppo molli, e i giocatori fanno «mea culpa». Ma intanto stasera potremmo ritrovarci quarti in classifica, scavalcati da Juve e Fiorentina.Un 4-4 che è un risultato zemaniano e che ridimensiona le ambizioni della Roma, incendiando gli animi già esasperati dei tifosi in un tutti contro tutti che non risparmia nessuno, da Curci a Cicinho, da Vucinic a Mancini, da Giuly a Spalletti. Di certo diverse incertezze sono ormai perfettamente riconoscibili, come il terrore di prendere gol ogni volta che si va in vantaggio, la scarsa lucidità degli esterni nell'appoggio alla manovra, i piazzamenti sbagliati sui calci piazzati avversari, e sono incertezze che tolgono spessore al valore assoluto e speranze a chi pensa che si possa alla fine andare a riprendere l'Inter in fuga.
L'altalena del risultato è inquietante per valutare il carattere della Roma: 1-0 di Lavezzi dopo neanche due minuti, pareggio su rigore di Totti dopo mezz'ora di non gioco e vantaggio di Perrotta nel finale di primo tempo. Pericolo sventato? Macché. Fa pari subito Hamsik con la difesa giallorossa non pervenuta e Curci pure, si rivà sopra con De Rossi che tira da fuori e con Iezzo che va a farfalle, ma poi si prende il 3-3 con Gargano, con Curci che imita il collega. Dopo una traversa di Lavezzi si riprende la vittoria in mano con Pizarro a dieci minuti dalla fine con una botta su punizione e deviazione di Garics, ma quando lo stadio chiede solo una gestione matura del finale, il solito pippone-WCnic si fa scivolare il pallone tra i piedi, Mexes fa fallo e Hamsik su punizione pesca il testone di Zalayeta con la difesa perfettamente schierata e Curci ancora immobile. Bah!Di certo, questo pareggio ce l'ha sulla coscienza Spalletti, che manda in porta Curci e non Doni, perchè il brasiliano è tornato dal Brasile venerdì ed era stanco. Forse, Capoccione avrebbe dovuto pensare che mentalmente chi tra Curci e Doni fosse k.o. era proprio il portierino e non il brasiliano. Di certo, un ragazzo di 21 diventato papà giovedì notte, che porta a casa moglie e bimbo venerdì e passa probabilmente la notte in bianco perchè un bimbo di 2 giorni ha mille motivi per tenerti sveglio, era molto più provato mentalmente e fisicamente del portiere brasiliano che se ne è stato 10 giorni in Brasile, non giocando e facendosi un viaggio di 11 ore in business class dormendo. Senza parlare ancora una volta, dell'unico modo possibile che questa squadra conosce per giocare al calcio e della difesa ormai troppo allegra, che prende sistematicamente gol pur essendo schierata.Forse sta tornando il fantasma di Zeman...