C'è solo l'A.S.Roma!

ARIDATEME ER MASCELLONE!


 
 
Chi legge mi perdonerà ma vivo in prima persona il fastidio per una situazione che avevo da tempo individuato e segnalato beccandomi aspri ed espliciti rimproveri.La Roma di ieri è uscita dal campo sotto un tetto di fischi che sono particolarmente duri. Non possono essere infatti imputati a quelli che la Roma la vedono solo se vince. Ieri c’erano solo abbonati e cioè quelli che la Roma la sottoscrivono a prescindere.Dunque la campana che è suonata ancora una volta ieri per una Roma ridimensionata, prima ancora che incerta e pasticciona, suona contemporaneamente per ciascun romanista che la ama, indipendentemente se sia felice oppure no di come stanno andando le cose. Avevo segnalato infatti già dopo la partita con la Juventus, ribadendolo poi anche dopo il match con la Fiorentina, che risultava evidente il ridimensionamento della Roma rispetto agli obiettivi iniziali strombazzati ai quattro venti e sottoscritto da molti protagonisti, Spalletti compreso.Ritornare con il pensiero alla partita con la Juventus aiuta a capire quale sia uno dei principali limiti della Roma di quest’anno: l’assenza di flessibilità tattica e l’incapacità del trainer di modificare la struttura della squadra in corsa. Proprio come Zeman, e da qui il paragone e l'allusione del Fantasma di Zeman che dicevo stamattina.A questa evidente assenza di contromosse tattiche si è aggiunta a Firenze la cervellotica scelta degli uomini, con Ferrari in campo e Juan in panca solo per fare un esempio. Il secondo tempo ha poi rappresentato la riedizione riveduta e scorretta del secondo tempo con la Juve, riferendosi specificatamente all’impossibilità (o incapacità) di far cambiare pelle alla squadra. Era infatti di tutta evidenza che l’unica situazione per sopravvivere sarebbe stata quella di cercare di prendere un vantaggio sfruttando la partenza stentata dell’Inter. Mi fu risposto che il campionato si vinceva contro le piccole... ecco, appunto, infatti.Si è giunti quindi all’Inter contro la quale almeno una ventina di minuti la Roma ha giocato da Roma. Ma vi ricordate l’assetto tattico di quell’Inter? Anche un borioso come Mancini (Roberto) ha scelto contro la Roma un atteggiamento prudente ad una sola punta, applicando la filosofia del “primo non prenderle” che al Nostro trainer non si confà. Quando al boemo di Certaldo è capitato il culo di pareggiare quella situazione impossibile in dieci contro undici che cosa ha fatto? Nulla! Ha assistito impassibile, ed ad un certo momento anche muto e dimesso, ad una delle sveglie più clamorose che la Roma ha incassato in casa in questi tempi di illuminata gestione tecnico tattica.E’ arrivata poi la sosta, lasciamo perdere Manchester e Parma che nulla aggiungono e nulla tolgono alla situazione, e mentre a Soccavo volavano gli stracci e qualche cazzotto, il Nostro Boemo-toscano si impegnava in letterine strappacore nella loro inutilità, camomillando l’ambiente invece di tenerlo sui carboni. Se la Roma esce sempre storicamente ammosciata dalle soste una ragione ci sarà? O no?Si è giunti quindi alla sfida di ieri che si è messa subito come si è messa. Un minuto e già stai sotto. Senza parlare della cervellotica scelta di Curci al posto di Doni, giocando con una squadra slegata e impacciata riesci, con un paio di belle botte di culo a rientrare negli spogliatoi in vantaggio. E Che fai? Cerchi di mettere in equilibrio il centrocampo nel quale vai spesso e volentieri sotto? Ma de che!Prendi un gol sul primo affondo che fa il Napoli con giocatore al tiro indisturbato dopo ennesima sgroppata sulla destra dove Cicinho và all'arrembaggio triangolando ma non copre neanche morto. Sarà quindi il pareggio a suonare la sveglia? Macchè. Inutile sperare. Cambiare qualcosa, compreso il portiere, per provare a vincere? Nulla. Calma piatta sulla panchina dell’AS Roma.Ma la dea bendata stasera si è completamente innamorata di noi. Prima con un rimbalzo malandrino che inganna quell’altra bella pippa di Iezzo e poi con un tacco che insacca la puntata del Pek senza aver poi dimenticato di far stampare un tiraccio di Lavezzi sulla traversa con Curci a giocare a uno, due, tre, stella!Paternità per paternità, se la situazione era questa, basta che lo diceva il mister e gli avrei consigliato di far giocare "Il Lupo", mio testimone di nozze al quale la sua signora ha regalato un bel maschietto una ventina di giorni fà e quindi non dorme dagli stessi giorni in cui il piccolo lo tiene sveglio quasi 24 ore su 24!Chi si salva poi in questa giornata infausta? Il buon Cassetti che era andato a finire in panchina dopo la sfortunata apparizione con la Juve.Mi viene quindi da domandarmi oggi quale sia il valore aggiunto che porta in dote l’allenatore, ammesso e non concesso che ci sia il valore aggiunto. Perché, a giudicare freddamente i fatti, questo ad oggi non si vede. Con l’aggravante, secondo me, che non perde occasione per cercare di insegnare al colto e all’ignorante come se campa.Si tratta di una strategia anche quella, non si ricorda una stampa così favorevole ad un allenatore della Roma con risultati simili, tolta magari l’epoca di Capello che, da vero figlio di buona donna, sapeva comunque volgere a favore suo e della squadra qualsiasi situazione potenzialmente conflittuale.I risultati sono sugli occhi di tutti. Pure quest’anno il Campionato è finito prima di cominciare. Ci rimane una Champions League della quale sarà molto difficile cavare qualcosa (poca lana a tosare i maiali) e la Coppa Italia che è stata già l’anno scorso la graditissima foglia di fico di una stagione che, in campionato demenziale, ci ha visti arrivare secondi con "appena" venti punti di distacco.Arrivare in zona Champions, dietro magari a Juve e Milan, per non parlare della Fiorentina e del rischio di finirci fuori dai primi quattro posti, non mi sembra oggi una grande prospettiva. Alla fine ce la manderemo pure giù questa stozza, complice qualche “menestrello” compiacente, ma Rosella e lo staff (Bruno Conti in primis) devono fare un passaggio con il Mister perché così non si può andare avanti.La Società lo deve alla sua immagine, alla protezione dei suoi investimenti che quest’anno sono stati comunque ingenti (anche se forse parzialmente sbagliati e mi riferisco all'inutilità di avere 3 terzini destri a spendere uno stonfo per Cicinho, quando si sarebbe dovuto acquistare un centravantone che sà fare a sportellate quando serve), e a quei coglioni di tifosi come noi che, nonostante tutto, c’erano ieri, ci sono oggi e ci saranno sempre anche domani.Quasi quasi me viè da dì na cosa... ARIDATEME ER MASCELLONE!