C'è solo l'A.S.Roma!

Il sig. Rossi ed il macellaretto di Testaccio...


Obiettivamente il Milan battuto ieri sul proprio campo, sembrava una sorta di Villa Arzilla e questa volta è capitato anche a noi di giocare contro una squadra di morti, ed il Milan di oggi questo è. Ovvio che oggi non è possibile fare nessuna critica e neanche mi passa per la testa criticare, anche se a Capitan futuro vien da dirgli: "Daniè, fallo pe’ noi, sfonnala quella porta con quelle “mine” che solo tu sai tira'!"Chiusa quindi la parentesi romanista, si può andare a di disquisire su due fatterelli marginali della settimana. Il primo è la telefonata di Lotito a Rossi o viceversa. Lotito è quello che è, non è un personaggio che tende a nascondere tendenze e manie ed è uno che predica bene e razzola male. Da Rossi invece non se lo aspettava nessuno. Con quella faccia perbene perennemente corrucciata in una smorfia da ulceroso, il trainer dei cugini aveva dato sempre l’impressione di essere uomo di sport fuori dai magheggi. Scoprirlo intento a chiedere “ammorbidimenti” lascia perplessi e delusi perché significa che nel mondo del pallone neanche quelli che sembrano “normali” poi alla fine lo sono fino in fondo.La seconda riflessione invece riguarda il processo di beatificazione della vecchia baldracca del calcio italiano che, anche se penalizzata da situazioni oggettive e immeritate, ha avuto grande risalto mediatico. Ieri sera alla Domenica Sportiva sembrava di essere tornati ai tempi della buonanima di Mazzocchi&Company quando la DS sembrava Juve Channel. Alla Juventus, che per bocca del "macellaretto de Testaccio" avrebbe pagato anche troppo il pegno (con due scudetti revocati e una retrocessione), vogliamo ricordare che, per quello che ha fatto, avrebbe dovuto essere cancellata dalla storia del calcio italiano. In un paese normale. Che non è questo. Chi, come noi romanisti, ne ha subite di cotte e di crude dal mondo arbitrale, sa che quelli che c’erano prima, anche se corrotti e collusi, erano i migliori. Oggi sono rimasti arbitri giovani vagamente allo sbaraglio che fanno della loro modestia professionale il paravento dietro il quale spesso si celano torti e sviste marchiane.Nessun complotto contro questo o contro quello quindi. Succede quello che succede in molti altri paesi “normali” dove arbitri, come giocatori e allenatori, beccano toppe clamorose. Bergonzi non era in malafede sabato sera al San Paolo, ma semplicemente un incompetente mandato allo sbaraglio da Collina, che ha fatto danni alla Juve proprio come la sera del 26 settembre fece danni a noi a Firenze. Certo, si potrebbe tranquillamente vagheggiare di complotti e situazioni a rischio, ma la verità invece è un'altra, dolorosa ma ineluttabile. Il pallone si è sgonfiato da un pezzo e l’aria fresca che si cerca di soffiarci dentro scappa da tutti i buchi.Mercoledì il derby. Siccome la situazione complessiva è pericolosa, sommessamente ricordiamo che noi nun c’avemo parenti. Asfartamoli!!!