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Mondiali 2014 in Brasile


L'ultima volta accadde nel 1950. Anno nefasto, perché in quell'edizione il Brasile nella partita decisiva del girone finale fu battuto dall'Uruguay di Schiaffino 2-1. Al Maracanà di Rio de Janeiro c'erano almeno 170 mila persone. Sconfitta bruciante che scatenò una serie di suicidi, così drammatica da far proclamare il lutto nazionale. Ma si riscattò ben presto la formidabile Seleçao, capace di conquistare ben 5 mondiali fuori casa. Ora la grande rivincita viene servita su un vassoio d'argento dalla Fifa che dopo la riunione del comitato esecutivo ha deciso di assegnare al Brasile l'organizzazione del Mondiale 2014.UNANIMITA' - Il Brasile diventerà così il quinto Paese ad aver ospitato due edizioni dei Mondiali dopo Messico (1970 e 1986), Francia (1938 e 1998), Germania ovest/Germania (1974 e 2006) e Italia (1934 e 1990). La procedura del voto era stata concepita per una competizione tra più candidature, ma l'unica altra candidata del Sudamerica, la Colombia, si era ritirata subito. L'esito è stato annunciato dal presidente della Fifa, Joseph Blatter: "L'esecutivo - ha dichiarato il massimo dirigente - ha deciso all'unanimità di assegnare al Brasile non solo il diritto, ma anche la responsabilità, di organizzare i Mondiali del 2014". L'ORGOGLIO DI LULA - Subito dopo l'annuncio Blatter ha consegnato al presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, una riproduzione della coppa del Mondo. "La responsabilità di organizzare i Mondiali ricade sulla nazione - ha detto Lula -. Proveremo al mondo che abbiamo un'economia solida e stabile". A Zurigo Lula è stato accompagnato, per la presentazione svoltasi stamattina, dal presidente della federazione Ricardo Teixeira, dal ministro dello sport, Orlando Silva, da Romario e dal commissario tecnico della Sele çao Carlos Dunga. LA MECCA - Il Mondiale torna a casa, ovvero in Brasile. Anzi, per Michel Platini è il calcio che va in "pellegrinaggio alla Mecca, o a Santiago di Compostela, o a Gerusalemme", cioè nei suoi luoghi sacri. Il presidente dell'Uefa, membro dell'esecutivo Fifa, ha espresso tutta la sua soddisfazione per una scelta scontata, vista la candidatura unica, ma comunque emozionante. "Il Brasile è il Paese che ha regalato più di tutti qualcosa al calcio - ha detto Platini -. È la più grande nazione di calcio al mondo, ha vinto il maggior numero di mondiali, ha regalato il maggior numero di talenti".