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Mexes prova il cucchiaio. Totti spera per Lisbona


Lo si era già intuito nell'allenamento di lunedì che le possibilità di vedere Totti in campo per il derby erano minime. Puntualmente, ieri, è arrivata la conferma della sua assenza: prima dalla seduta, con il Capitano rimasto a fare fisioterapia; poi dall'elenco dei convocati, che non ha visto il suo nome nella lista dei 21 anti-Lazio. La contusione rimediata nell'incontro di Champions contro lo Sporting ancora non si è sgonfiata e finché ciò non accadrà non si potrà essere più precisi su quanto il numero 10 giallorosso dovrà restare ai box. A questo punto la speranza è di averlo per Lisbona. Graduali miglioramenti, invece, per Alberto Aquilani (che forse si rivedrà dopo la sosta del 18 novembre) e Rodrigo Taddei. Il brasiliano, in particolare, sta reagendo positivamente (ieri, nell'ultima seduta, ancora corsetta e lavoro con il pallone) e nei prossimi giorni sarà fondamentale la sua risposta agli aumenti dei carichi di lavoro. Pur mantenendo l'ottimismo, va comunque ricordato che l'infortunio patito dal brasiliano (lesione muscolare del secondo gemello mediale) richiede di solito due mesi di stop ed al momento sono passati solo un mese e pochi giorni da quello sfortunato Fiorentina-Roma.A Trigoria, nell'ultimo allenamento prima della stracittadina, piccolo spavento per l'assenza di Vucinic, che si affacciava sul campo con un po' di ritardo avendo svolto le iniziali fasi dell'allenamento in palestra. I portieri, intanto, cominciavano degli esercizi specifici con Adriano Bonaiuti riguardanti appoggi di piede e parate basse. Il gruppo proseguiva a lavorare facendo dello skip (scattini), per poi passare ad un'esercitazione sul pressing e la circolazione della palla. Dopo una pausa, la seduta proseguiva con operazioni riguardanti l'inferiorità e la superiorità numerica. In pratica il gruppo era diviso in neri che avevano 10 uomini in campo ed arancioni che invece erano in 7 attivi più tre a fare stretching (situazione che poi verrà alternata nel corso del lavoro). Un'operazione che poi sfociava in una vera e propria partitella a parità numerica con Zotti (poi sostituito da Curci), Cicinho, Mexes, Kuffour, Cassetti, Brighi, De Rossi, Mancini, Pit, Vucinic ed Esposito per gli arancio e Doni, Panucci, Juan, Ferrari, Antunes, Barusso, Pizarro, Perrotta, Tonetto, Giuly ed il Primavera Unal per i neri.Mentre andava in atto questa "sfida", sul campo B s'intravedeva Marco Andreolli che svolgeva una lieve corsetta, mentre a bordo campo Tonino Tempestilli si fermava a guardare la partitella. Simpatico un siparietto durante una pausa tra Mexes e Zotti, con il francese a provare un rigore a cucchiaio che beffava il portiere. Il match in famiglia finiva alle 11.50, ma Spalletti chiamava a sé Doni, De Rossi, Juan, Brighi, Pizarro, Ferrari, Mexes, Pit e Barusso catechizzandoli per una buona ventina di minuti su alcune questioni tattiche (conciliabolo che poi continuerà solo per Doni, Juan e Pit). Nell'altra porta, invece, Perrotta, Mancini, Antunes e Cicinho (il fluidificante solo di esterno destro) provavano dei tiri. Concluso il lavoro, la squadra lasciava Trigoria per tornarci di sera in ritiro per preparare al meglio la vigilia del derby.