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Spalletti: "Dedicata a Giorgio Rossi!"


Durante la partita non si è fermato un attimo, Luciano Spalletti. Lo sentiva troppo questo derby, d'altronde doveva farsi perdonare la pesante sconfitta dello scorso anno, tre gol non sono facili da dimenticare figuriamoci in una città come Roma. E ieri sera Luciano si è preso la sua rivincita, in una partita che la Roma ha vinto sia sul campo sia in panchina. A fine gara il tecnico toscano è il ritratto della felicità. E si porta accanto a sé Giorgio Rossi, vero simbolo giallorosso, che festeggia 77 anni.«E' la mia guida all'interno della Roma, volevo che tutti gli facessero gli auguri. Qunado sono arrivato qui a Roma c'erano alcune cose che mi sfuggivano, ci ha pensato lui a spiegarmele».Vucinic, ancora decisivo dopo le perle con Sporting e Milan. Ieri sera un gol e un assist. Può giocare insieme a Totti?«Potrebbero coesistere benissimo, è già successo anche in passato. Mirko anche stasera, è partito molte volte dall'esterno, la differenza tra i due ruoli è di pochi metri. Guardate Rocchi e Pandev: sono tornati spesso indietro e si sono allargati per prendersi il pallone. Vucinic potrà giocare accanto a Totti, potremmo inventare qualcosa di diverso: non vedo il problema».Francesco ha detto che in caso di necessità potrebbe tornare a fare il trequartista, però non sembrava molto convinto...«Io faccio sempre quello che mi dicono i giocatori ma se ogni tanto ho bisogno di qualcosa loro mi vengono incontro».Cosa ha fatto la differenza nella gara contro la Lazio?«La differenza l'hanno fatta i gol, è stata una sfida equilibrata».Merito anche della Lazio.«Loro sono molto bravi a ripartire in velocità: il gol di Rocchi è il simbolo del loro modo di giocare. Poi con quel rombo in mezzo al campo ti creano sempre dei problemi».La Roma ha vinto perché più "cattiva" nei momenti cruciali.«In campo c'erano due squadre che sanno dare confidenza alla palla. Forse noi abbiamo qualche "colpo" in più e siamo stati bravi a sfruttarli. Vinciamo ancora senza Totti? C'era già successo, ricordiamo che Francesco anche lo scorso anno è stato infortunato».La Roma ha smesso di giocare sul 3-1?«Non abbiamo smesso di giocare sul 3-1. Siamo stati bravi a giocare, dovevamo fare attenzione e non abbiamo rischiato niente anche se potevamo qualcosa in più come sviluppo quando la Lazio è venuta avanti in maniera un po' scriteriata. Nel secondo tempo ho ridisegnato la squadra con Panucci più stretto e Tonetto e Cassetti più larghi».Mancini è andato via senza festeggiare.«Io dentro gli spogliatoi l'ho visto molto contento»La vittoria quanto vale?«Vale tantissimo perché dà forza e certezze».Gli ostacoli più difficili sono alle spalle, ora il calendario è tutto in discesa.«Bisogna riuscire a strappare più palloni, come fanno le piccole squadre, e sopra a questa base metterci la creatività che hanno i miei calciatori». E adesso? Andrà a festeggiare?«Mi piace andare a casa. M ami piace anche andare in giro a vedere la gente che festeggia».