C'è solo l'A.S.Roma!

Le parole di Mancini e Spalletti


L'amarezza di Mancini al termine del pareggio di Empoli. Amantino parla alla prima partita da capitano a Sky: "Abbiamo preso gol all'ultimo, il calcio è così. L'Empoli gioca bene, è una buona squadra che ha raccolto meno di quanto meritava. Dobbiamo essere concentrati sempre fino alla fine. Nel primo tempo siamo andati in vantaggio di due goal e abbiamo creduto che la partita era facile. Purtroppo abbiamo preso due goal ed è venuto fuori un pareggio che non era nei nostri pensieri. Questo è un passo indietro, ha ragione Totti: sono queste le partite che devi vincere.  Se vogliamo beneficiare del risultato di questa sera, prima dovevamo vincere noi oggi. Ma dobbiamo mantenere calma e tranquillità, perché il campionato è ancora lungo e abbiamo le qualità per arrivare in alto. La fascia? Mi ha dato un ruolo da leader, sono contento, non mi era mai capitato finora. Purtroppo, peccato che non abbiamo vinto. Ma siamo consapevoli della nostra forza, del nostro potenziale. Adesso andremo a Lisbona per vincere, per chiudere la qualificazione in Portogallo".Spalletti: "E' corretto dire che abbiamo buttato via nel secondo tempo quello che abbiamo accumulato nel primo. Loro nella ripresa hanno iniziato a calciare più palla e noi abbiamo sprecato dieci situazioni per chiudere la partita. Se non riesci a concretizzarle, devi stare attento. Loro sono stati bravi e anche un po' fortunati a trovare il pareggio in quella situazione. Le piccole sono tali solo per modo di dire. Quando metti in partita dei giocatori che hanno giocato tre giorni prima e non sono freschi, queste cose le paghi". Poi Spalletti inerviene sul litigio in tribuna tra Tempestilli, Conti e il presidente dell'Empoli Corsi: "Lui fa sempre il bambino, alla terza volta che lo fa deve prendersi poi le conseguenze di questa reazione. Giustamente, Bruno Conti gli ha risposto. Perché ogni volta Corsi fa così, come fanno i bambini piccini. Si fanno duemila discorsi e ogni volta lui si comporta sempre allo stesso modo". Poi il tecnico torna sulla partita: "Facciamo troppi pochi fatti, perché poi ci può stare la sassata da fuori di Giovinco. Quei "tre contro due" che sono facili da concretizzare non devi sprecarli. Sul piano del gioco, era una partita vinta. La concretezza e la cattiveria diventano fondamentali. Bisogna dare sviluppo alla situazione che si presenta importante. A quel punto, c'era da difendersi di più".