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Spaccarotella è un assassino e come tale và giudicato!


Il magistrato ha notificato a Luigi Spaccarotella, l'agente di polizia che ieri ha sparato il colpo che ha ucciso Gabriele Sandri, il reato di omicidio colposo. Lo ha comunicato la questura di Arezzo. Il magistrato ha nominato il consulente tecnico per gli accertamenti irripetibili durante l'autopsia. Quella del reato di omicidio colposo, secondo la questura di Arezzo, è una prima conclusione giudiziaria a seguito della ricostruzione dei fatti, iniziata ieri pomeriggio e protrattasi sino a tarda notte. Nel frattempo l'agente di polizia è stato destinato ad «attività interna». - Uno schifo: attività interna invece del carcere, ma di questo ne avevo già parlato...Il questore: «E' possibile che l'ipotesi di reato peggiori: l'agente ha sparato ad altezza d'uomo». Il questore non esclude che l'ipotesi di reato per Luigi Spaccarotella, l'agente che ha sparato, possa aggravarsi in quello di omicidio preterintenzionale, anche se non si sbilancia a chi gli chiede se possa essere anche volontario. «C'è la possibilità che la rubricazione di reato di omicidio colposo possa avere una evoluzione peggiorativa. In base ai primi esiti delle perizie, infatti, uno dei due colpi è stato sparato ad altezza d'uomo, il perché lo stabiliremo - ha detto il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe - E' probabile che l'agente che ha sparato abbia mirato alle gomme, ma se è così ha preso un rischio enorme. Questo è l'esito dei primi accertamenti e delle numerose testimonianze che stiamo raccogliendo. Per il momento l'ipotesi è omicidio colposo, ma sono in atto attività investigative che stanno avendo una certa evoluzione». Poi, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se si possa parlare di omicidio volontario, ha aggiunto: «L'omicidio colposo è quando una persona non vuole uccidere, quello volontario risponde ad altri criteri».  - Appare evidente che, messi alle strette dalle loro stesse contraddizioni, le Autorità stesse stanno scaricando l'assassino di Gabbo.Un testimone: ha sparato a braccia tese. «Ha sparato impugnando la pistola con entrambe le mani e le braccia erano tese. Non mi sembra sparasse in aria, anzi...»: è questa la testimonianza del rappresentante di commercio che ieri mattina era sulla stessa piazzola dell'autosole dove si trovavano le due pattuglie della stradale. La testimonianza è stata resa alla polizia, a Roma, ieri sera quando l'uomo è rientrato nella capitale. - ... cade il castello di favole, caro Spaccarotella...Trovato il proiettile che ha ucciso Gabriele. E' stata trovata l'ogiva del proiettile che ha ucciso Gabriele Sandri: un'ogiva con quelle delle pallottole utilizzate dalla polizia. «L'ogiva - ha spiegato il questore di Arezzo - è stata trovata addosso al corpo, nell'ispezione cadaverica di ieri. E' entrata nel collo ed è compatibile con le nostre pistole. Abbiamo trovato un bossolo, ne stiamo cercando un secondo».L'autopsia sul corpo di Gabriele Sandri è stata effettuata oggi. - e di quale altra arma poteva essere il bossolo se a sparare è stato uno solo?Manganelli: entro oggi piena chiarezza. «Spero e credo che entro oggi faremo piena chiarezza - dice il capo della polizia, Antonio Manganelli - Ritengo che la polizia in queste ore abbia fatto luce, anche acquisendo testimonianze aggiuntive rispetto al quadro di elementi che c'era ieri, e quindi abbiamo mantenuto le promesse: nel giro di 24 ore ci sarà la risposta da parte delle autorità competenti a quello che è accaduto. Sicuramente c'è stato l'intervento di un agente di polizia che nulla sapeva delle ragioni dell'alterco, del litigio, della zuffa che si era creata, e dunque non interveniva nell'ambito del contrasto alla violenza nel mondo dello sport. L'intervento evidentemente è stato maldestro, perché provocato da parte di una persona che era lì per portare legalità e non certo per portare lutti provocando la morte tragica di un povero ragazzo». - ma stai zitto e dimettiti! Se ieri avevate detto la verità alle 10 del mattino, tutto quello schifo di guerriglia urbana non si era creato!Amato riferirà martedì alla Camera. Da un lato, «totale chiarezza» sull'uccisione di Gabriele Sandri, dall'altro l'individuazione «uno ad uno» degli ultras responsabili degli scontri a Roma, Milano, Bergamo. Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, chiede verità sui fatti di ieri, e domani riferirà alla Camera sull'accaduto. «Voglio esprimere - afferma - il pieno sostegno agli inquirenti perché sia fatta, come ho sollecitato ieri a caldo, totale chiarezza sull'uccisione di Gabriele Sandri. Ma, nello stesso tempo, non si può passare sopra agli incidenti provocati dagli ultras in varie città. Mi auguro che si individuino uno ad uno i responsabili dei gravi scontri di ieri a Roma, Milano e Bergamo. Si è trattato di fatti di estrema gravità e anche su di essi sarà bene che domani alla Camera si faccia un'approfondita riflessione». Il ministro plaude all'operato del capo della polizia, Antonio Manganelli, le cui scelte «sulla gestione dell'ordine pubblico, che io ho condiviso, hanno evitato che a quella tragedia seguissero esiti ancor più drammatici». - per Topo Gigio vale lo steso discorso di Manganelli: dimettiti!La differenza tra omicidio colposo e omicidio volontario. Da omicidio colposo a omicidio volontario con dolo eventuale: potrebbe trasformarsi così il reato inizialmente contestato all'agente di polizia che ha sparato a Gabriele Sandri, secondo quanto ventilato dal questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe.L'accusa di omicidio colposo - di fatto - esclude l'eventualità che il poliziotto abbia fatto un uso legittimo delle armi (articolo 53 del codice penale), cioè che abbia usato la pistola costretto dalla necessità di respingere una violenza o perché ricorreva un'altra delle ipotesi tassative previste dal codice. La contestazione dell'omicidio colposo rimanderebbe ad un atto compiuto non volontariamente, ma per imprudenza, imperizia o negligenza. Il reato viene punito con la reclusione fino a 5 anni.L' omicidio volontario con dolo eventuale potrebbe scattare se dagli accertamenti dovesse risultare che l'agente ha sparato in modo deliberato ad altezza d'uomo su un gruppo di persone, senza mirare ad un obiettivo particolare, ma mettendo in conto di colpire qualcuno. Il reato è punibile con la reclusione fino a 21 anni. Nel caso di una simile contestazione, appare difficile che l'agente possa essere sottoposto a misure di custodia cautelare, per le quali il codice richiede che vi sia il pericolo di fuga, o di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato. Fermo restando che ogni decisione spetta al pubblico ministero prima e al giudice poi, e che allo stato l'unico dato certo è l'iscrizione dell'agente di polizia nel registro degli indagati per omicidio colposo, in questo caso l'omicidio preterintenzionale non dovrebbe essere preso in considerazione: il codice penale prevede che il reato (articolo 584) sia la conseguenza fatale del delitto di percosse o di lesioni personali, provocate non per causare la morte di una persona. - ERGASTOLO PER UN ASSASSINO!L'agente: correvo, non ho mirato a nessuno. L'agente di polizia che ha sparato aveva raccontato di non aver voluto mirare a nessuno e che il colpo era partito accidentalmente mentre correva. «Non ho mirato a niente - aveva detto Luigi Spaccarotella - non ho puntato nessuno. Ero almeno a duecento metri, come avrei potuto? Il primo colpo l'ho sparato in aria e il secondo m'è partito mentre correvo, accidenti a me. Adesso lo so, sono rovinato. Così ho distrutto due famiglie, quella del ragazzo e la mia...». - Cazzaro! Quella pistola pesa 2 kg. e se la tieni con una mano sola e mentri corri, il colpo non ti parte, e se ti parte, il rinculo è talmente forte che ti sposta il braccio in alto ed il colpo và in aria. Per sparare con quella pistola e colpire che ha fatto questo balordo, bisogna mettersi in posizione di tiro, braccia tese, entrambe le mani a tenere la pistola e ganmbe leggermente piegate. Proprio nella posizione in cui il testimone oculare ha visto l'assassino sparare!I colleghi: Spaccarotella non è un emotivo. Capace, attento e soprattutto non emotivo: così i colleghi descrivono Luigi Spaccarotella, 35 anni, l'agente in servizio da qualche mese presso la sottosezione della Polstrada di Battifolle (Arezzo) proveniente dalla stradale di Palermo. Spaccarotella è di origini calabresi, è sposato con una infermiera e ha due figli. Tutti lo descrivono come un agente capace, attento, assolutamente non emotivo. La sua, dicono i colleghi, è una carriera senza macchie e piena di encomi, lodi e soddisfazioni professionali. Ad Arezzo, dove si è trasferito per stare vicino a sua moglie e ai suoi due bambini, si era perfettamente integrato in un gruppo che si distingue continuamente per le tante azioni non legate semplicemente al controllo del traffico e della viabilità, ma sul fronte della polizia giudiziaria, con arresti e sequestri anche di rilievo nazionale e internazionale. - ...della serie, tra cani nun se mozzicano!- ALTRE NOTIZIE -Campidoglio: lutto cittadino «Esprimere alla famiglia di Gabriele Sandri il cordoglio della città di Roma, proclamare il lutto cittadino in occasione delle esequie e invitare il ministro, il capo della polizia a fare piena luce in tempi rapidissimi affinché siano accertate tutte le responsabilità, senza alcuna reticenza sulla dinamica dei fatti, onde garantire la credibilità delle istituzioni». Sono i tre impegni richiesti a sindaco e giunta contenuti nell'ordine del giorno presentato da tutti i gruppi consiliari dell'aula Giulio Cesare, approvato all'unanimità (51 voti favorevoli su 51 presenti) nella seduta odierna. Un odg sulla vicenda di Gabriele Sandri, il tifoso laziale rimasto ucciso in un autogrill sulla A1, sintesi delle diverse anime dell'aula che ha azzerato, almeno per la seduta odierna, i singoli provvedimenti presentati singolarmente dai gruppi (come ad esempio An e La Destra). «Durante il consiglio di mercoledì ognuno presenterà i propri odg sui fatti che hanno seguito il tragico evento - dice il consigliere comunale del Pd e presidente del circolo Lazio in Campidoglio - Intanto il Consiglio comunale, come massimo rappresentante della città, ha trovato un accordo unanime e vigilerà affinché l'impegno richiesto a sindaco e giunta sia effettivo». Camera ardente martedì a piazza Campitelli. Parenti, amici e semplici cittadini potranno dare l'ultimo saluto alla salma di Gabriele Sandri martedì, a partire dalle ore 10.30, presso la Sala Santa Rita in piazza Campitelli, a Roma. Il sindaco di Roma, d'intesa con la famiglia Sandri, ha dato incarico alle strutture capitoline di procedere all'allestimento della camera ardente. Il Campidoglio ha inoltre provveduto al trasporto della salma del ragazzo da Arezzo a Roma.Mercoledì i funerali. «I funerali di Gabriele si svolgeranno con ogni probabilità nella nostra parrocchia mercoledì prossimo in tarda mattinata, tra le 11 e le 12»: lo ha annunciato don Paolo Tammi, parroco di San Pio X, la chiesa in via Attilio Friggeri 87, nel quartiere romano della Balduina. Don Paolo, che nel pomeriggio ha fatto visita alla mamma di Gabriele, ha detto che la famiglia Sandri «come tutti vuole giustizia, ma una giustizia non cattiva». Il sacerdote ha poi ricordato che quella che vive la famiglia Sandri è «una situazione molto pesante». Don Paolo conosceva abbastanza i familiari di Gabriele e, in parte, il giovane tifoso laziale, perché nel 1996 aveva fatto la cresima proprio nella parrocchia di S. Pio X. Mercoledì fiaccolata alla Balduina. Partirà da via Friggeri mercoledì alle 17 una fiaccolata in ricordo di Gabriele Sandri che percorrerà le strade limitrofe della Balduina. Ad organizzarla, i commercianti della zona. «E' un'iniziativa che sentiamo di fare per essere vicini alla famiglia - ha detto la proprietaria del negozio accanto a quello dei Sandri - Conosco il papà di Gabriele da 40 anni e lui l'ho visto crescere. Veniva al negozio tutti i giorni appena si svegliava. Era un ragazzo solare, con tanta voglia di vivere, non doveva morire così. E' vero che tutto dipende dal destino: domenica non era neanche sicuro di volerci andare perché aveva fatto tardissimo al Piper».