C'è solo l'A.S.Roma!

Ecco la buffonata: nuove regole... quelle di prima!


DOPO LA TRAGEDIA DI GABRIELE, ECCO LA FARSA DEI POTENTI DEL PALLONE!
La "Ministra" Melandri chiede uno stop, Figc e Lega obbediscono: si fermano serie B e serie C, poi, dopo la Nazionale, il carrozzone riparte. Praticamente, così facendo, le televisioni non ci rimettono un centesimo, perchè per la B quest'anno non si è mai trovato un accordo (ovvio, non ci sono Juve, Napoli e Genoa che portan soldi...). In pratica la Serie A si ferma perché... c'è la sosta! La Melandri chiedeva decisioni esemplari, ed allora ecco l'ultima di tante decisioni già prese, annunciate dall'Osservatorio: divieto di trasferte per le tifoserie violente, come accaduto spesso ai napoletani; dal 1 marzo chi non ha gli steward gioca a porte chiuse, come deciso il 14 settembre scorso; i questori possono sospendere partite in caso di incidenti, come stabilito dalla Pisanu due anni fa; ci sarà la tessera del tifoso, per avere tutte le informazioni che si hanno già con il biglietto nominale. Intanto Roma-Cagliari e Inter-Lazio si recuperano il 5 o il 19 dicembre.- - - - -Tanto rumore per nulla quindi, o quasi: quello che non è stato fatto nella maledetta domenica scorsa, ovvero fermare il campionato, verrà fatto domenica prossima. Quando il campionato sarà già fermo di suo, per la sosta dovuta agli impegni della nazionale, ed avrebbero dovuto giocare solamente B e C, ovvero le due categorie senza diretta televisiva. L'annuncio di questa presa per il culo senza ritegno, lo ha dato il presidente della Federcalcio Abete, al termine di un vertice a Via Allegri, a cui ha preso parte anche il numero uno della Lega Matarrese. «C'è la decisione da parte della Federazione, condivisa dalle componenti, di fermare i campionati professionistici, di B e di C, per domenica prossima». Non manca neppure la madre di tutte le iniziative di facciata, la fascetta nera sulla manica. «Abbiamo deciso di chiedere agli organismi internazionali di poter far giocare le nazionali maggiore e Under 21 con il lutto al braccio. E abbiamo convocato un consiglio federale per giovedì». In realtà quel permesso è già stato concesso, visto che ieri a Jesi si è giocata Italia-Malta under 19 (2-0): era una gara di qualificazione all'Europeo, organizzata dall'Uefa, e gli azzurrini il lutto lo hanno già portato. E non si capisce bene cosa debba essere deciso in quel consiglio federale, visto che sono già state stabilite le modalità della ripresa. «La serie A? Noi intendiamo far riprendere da domenica 25 tutta l'attività professionistica - prosegue Abete - nel consiglio federale che abbiamo convocato di giovedì dovremo adottare altri tipi di provvedimenti, affinchè si possa ricominciare con uno spirito diverso e in situazione diverse». La Melandri, ministro per le Politiche giovanili e attività sportive, un'idea ce l'aveva, e l'aveva espressa qualche ora prima, uscendo dalla riunione d'urgenza proprio con Abete, Matarrese, e il presidente del Coni Petrucci. «Ho chiesto allo sport di valutare anche la possibilità di sospendere i campionati nelle prossime settimane. La decisione però deve essere presa nella riunione di oggi in Figc. Dal mondo del calcio aspetto una decisione esemplare». Che, in un certo senso è arrivata: difficile immaginare un segnale più chiaro di fermare i parenti poveri del calcio di serie A, lasciando invariato il programma del pallone dei ricchi. «Ritengo che con questa decisione si sia accolto l'invito del ministro Melandri - ha risposto in conferenza stampa Abete - il calcio è una vittima, in questo caso. La morte di Gabriele Sandri e gli incidenti di Bergamo e Taranto e i tafferugli di ieri sera (domenica) a Roma da parte di alcune frange non hanno nulla a che vedere con lo sport. Questi comportamenti non sono più accettabili, dobbiamo stroncare i violenti con le normative già in vigore». Cosa che poche ore prima era stata sancita anche dall'Osservatorio nazionale sulle riunioni sportive, riunitosi in mattinata al Viminale, alla presenza degli stessi Matarrese e Abete (che a Radio anch'io Lo Sport ha dichiarato: «Mi rifiuto di pensare che a dei problemi si risponda solo con dei divieti, non posso pensare che tra 10-15 anni il calcio si veda solo dalla poltrona di casa»). Dall'incontro è emerso che gli incidenti di domenica sono «espressione di una violenza che non può essere in alcun modo giustificata né accettata», ponendo l'accento sull'esigenza di proseguire «in maniera ancora più rigorosa, sulle strategie sin qui adottate, sia a carattere preventivo che repressivo, alla luce della specifica pericolosità per la pubblica incolumità confermata da alcune tifoserie, evidenziata anche dai rappresentanti dei servizi sulle vie di trasporto componenti del tavolo, i quali hanno manifestato timori per l'incolumità dei propri dipendenti». L'espressione chiave, «proseguire sulle strategie sin qui adottate», significa che per il momento non ci sarà il blocco delle trasferte da qui a fine campionato, ma che verranno combattute solamente le «trasferte di massa delle tifoserie violente». Aumentano i poteri dei questori, che saranno tempestivamente sensibilizzati a disporre il non inizio o la sospensione delle gare ogni qualvolta si verifichino incidenti, anche lontano dallo stadio e sulle vie di trasporto». Ribadito che dal primo marzo tutti gli stadi con capienza superiore a 7.500 spettatori dovranno avere steward «adeguatamente selezionati e formati», come già previsto dal decreto Amato, di volta in volta verranno decise specifiche limitazioni sulla vendita dei tagliandi dei settori ospiti, si cercherà in tutti i modi di evitare che, tramite l'acquisto on line, più biglietti finiscano in mano alla stessa persona, o allo stesso gruppo. Verranno venduti solo nella provincia dove si svolge la gara, ogni persona ne potrà prendere uno solo, conto i tre che si potevano acquistare fino ad ora.L'obiettivo è arrivare a «una nuova configurazione delle tifoserie, quali ufficiali rappresentanti delle rispettive squadre». Per riuscirci, oltre ai premi per le tifoserie che hanno dato prova di sportività e correttezza, che potranno vedersi autorizzare più facilmente le trasferte, è in arrivo la «tessera del tifoso», una smart card che conterrà tutti i dati anagrafici e identificativi. Resta da capire in cosa sia diversa da una qualsiasi carta d'identità, ma nel frattempo l'Associazione nazionale funzionari di polizia ha già manifestato tutto il suo apprezzamento.... che buffoni!