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Spalletti può portare tutti a Genova


Mai come in questa occasione la sosta dovuta agli impegni della nazionale ha sorriso alla causa giallorossa, con l'intero gruppo a disposizione (ad eccezione dell'infortunato, misterioso, e di lungo corso Andreolli) per la prima volta nella stagione. L'infermeria, in attesa della sfida tra Scozia ed Italia, presentava una situazione non proprio idilliaca: Totti era alle prese con la fisioterapia, mentre Aquilani e Mexes svolgevano lavoro differenziato. In poche parole, tutti e tre out per un eventuale impiego in una gara ufficiale. A dieci giorni di distanza, Luciano Spalletti può rallegrarsi poiché lo scenario appare totalmente cambiato. Il primo a beneficiare di questa situazione è stato il Capitano, che all'inizio della settimana si è finalmente riaffacciato sul terreno di gioco a ventisei giorni di distanza dall'ultima volta. Ieri, in compagnia di Luca Franceschi (preparatore addetto agli infortunati), Totti è stato il primo a presentarsi in campo e ha cominciato una serie di lavori atletici con la classica corsetta di riscaldamento. Un esercizio proseguito nei minuti seguenti con alcuni scattini, per poi passare agli allunghi. Nel complesso poco più di mezz'ora, comunque indicativa della volontà di Francesco di continuare la sua caccia a una maglia, o almeno a una convocazione, per Genova.Ancora più rosea appare la situazione di Aquilani, che in questi giorni ha mostrato miglioramenti quotidiani: dal lavoro differenziato di venerdì scorso è passato al riscaldamento con il gruppo di lunedì e infine al completo allenamento con la squadra, ad eccezione della partitella, di ieri. Già nella seduta odierna potrebbe esserci quell'ulteriore scatto rappresentato dallo svolgimento della sfida in famiglia, che confermerebbe la presenza di Alberto a Marassi. Chi invece è sicuro di affrontare la squadra di Gasperini è Philippe Mexes. Il francese, dopo il lavoro in palestra negli ultimi tre allenamenti, ieri ha svolto tutti gli esercizi con gli altri compagni (partita inclusa), mostrandosi di aver finalmente recuperato dal trauma cranico rimediato a Lisbona.Per gli altri romanisti, la giornata è cominciata alle 10.45 con un lavoro di forza in palestra durato circa una mezz'ora. Ci si è quindi affacciati tra la zona piscina ed il campo B per dar vita ad un lavoro atletico con scatti e slalom tra i birilli. Gli esercizi si sono poi concentrati su schemi offensivi inizialmente riguardanti i movimenti delle punte, per poi passare a veri e propri cross dal fondo dove un ruolo attivo era anche riservato ai difensori. Alle 12.30 spazio alla partitella: da una parte Bertagnoli, Mexes, Cassetti, Esposito, Pit, Brighi, Mancini (autore di uno splendido cucchiaio) e Vucinic per i verdi; per i neri Zotti, Cicinho, Ferrari, Pizarro, Barusso, Tonetto, Unal (Primavera) e Giuly. Match finito pari, con siparietto finale di Vucinic, che è andato a protestare con l'arbitro Baldini per il recupero considerato insufficiente. Da segnalare che, a seduta conclusa, Mancini si è fermato per provare dei tiri di sinistro.