C'è solo l'A.S.Roma!

3 punti d'oro


Decimata dagli infortuni, su un campo fradicio, contro avversari spiritati e con un arbitro che sbaglia tutto, la Roma lotta e si prende 3 punti all'ultimo minuto. Christian inzucca, come 7 giorni fa con l'Italia. E dopo 18 anni si rivince a "Genoa". «Lo dedico ai tifosi e al presidente». Spalletti: «Un'impresa». A Kiev con Perrotta, e domenica forse c'è Totti.La vittoria della svolta della stagione della Roma arriva nel momento più amato da ogni tifoso, al novantesimo di una partita tiratissima, condotta dalla squadra giallorossa con disinvoltura, senza dominare, ma anche senza mai rischiare (a parte un tiraccio sull'incrocio dei pali di Paro), con quell'equilibrio che piace a Spalletti e che senza Totti (e Taddei e Aquilani e Perrotta e Mexes oltre ad Andreolli e Julio Sergio) diventa persino necessario. La resistenza del Genoa è vinta all'ultimo soffio, col guerriero più irriducibile, Panucci, uno che non ha finito di scrivere pagine meravigliose nella sua carriera. Dopo Glasgow adesso Genova, vittoria ancor più importante perché il pareggio in Scozia sarebbe bastato per la qualificazione degli azzurri e invece ieri sarebbe servito a poco, solo a rinforzare i rimpianti per la mancata pressione sull'Inter, che di lì a mezz'ora sarebbe scesa in campo con l'Atalanta. Capitano e protagonista annunciato, ieri Panucci ha raccolto gli applausi della "sua" Gradinata Nord all'inizio del secondo tempo, quando s'è piazzato davanti a loro in attesa dell'altra metà della partita, e poi s'è sorbito i fischi di frustrazione alla fine, quando ha affrontato da trionfatore le interviste televisive dedicate al migliore in campo. Con la sua incornata, così simile a quella di Glasgow (con lo splendido Pizarro nelle vesti di Pirlo), la Roma mette in cassa tre punti di straordinaria importanza e si porta a casa la quinta vittoria su sette trasferte. Rendimento da grandissima squadra. Con Totti, può diventare la più grande. Ora sì.