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Un gol della Lazio che ci strappa un sorriso


Quello di Fabio Firmani di ieri pomeriggio, è stato uno dei casi rari i cui un gol della Lazio ci ha strappato un sorriso, anche se è stato il gol della vittoria della Lazio contro il Parma. Quasi sul gong. Poi tutti sotto la curva a baciare l'effigie di Gabriele Sandri, tifoso biancoceleste ucciso due settimane fa.Proprio a Gabbo è dedicata la partita dell’Olimpico e quindi la vittoria. E proprio così la sognavano tifosi e giocatori della Lazio, che sotto la maglia avevano una t-shirt con l’immagine del giovane Sandri. Si sente nell’aria la sua presenza. Le squadre devono ancora entrare in campo, ma le immagini di Gabriele, le sue foto, la sua canzone («Meravigliosa creatura» di Gianna Nannini) e i cori riempiono tutto lo stadio. Uno striscione è posizionato sotto la curva Nord, cuore dei tifosi biancocelesti: «Lacrime, dolore, silenzio». Il settore dei laziali resta vuoto per una ventina di minuti. Rompono il silenzio i numerosi cori per Gabriele («Uno di noi») e alcuni contro le forze dell’ordine («Poliziotto pezzo di m...»), a causa del quale - sembra - la Lazio potrebbe incorrere in una squalifica del campo.Non è finita, perché i tifosi entrati in ritardo decidono spontaneamente di abbandonare lo stadio: non ce la fanno più a stare lì, la menta vola altrove, alla maledetta domenica. Prima di eclissarsi però c’è ancora il tempo di esporre un altro striscione: «Ma Gabriele vorrebbe anche questo». Striscione ambiguo. Forse, una richiesta: la curva Nord deve essere intitolata a Gabbo.