C'è solo l'A.S.Roma!

Spalletti: "Vinciamole tutte, poi vediamo..."


Alla fine ha avuto ragione Luciano Spalletti. In pochi alla vigilia della gara col Cagliari si aspettavano una Roma così offensiva, con Totti, Vucinic, Mancini e Taddei schierati tutti insieme dal primo minuto. E invece i fatti hanno dato ragione al tecnico romanista. Ma soprattutto, sono arrivati i tre punti contro un Cagliari che forse merita qualcosa in più rispetto alla classifica che ha.La gara con il Cagliari ha offerto molti temi. Quale l'ha soddisfatta di più?«La partita era difficile perché loro erano messi bene in campo. Noi inizialmente abbiamo sofferto qualche loro ripartenza, i ragazzi però hanno creato molte situazioni importanti. Penso che alla fine abbiamo vinto meritatamente».Vucinic si mosso bene ma non è stato così risoluto quando doveva concludere.«Se la squadra finalizza poco, il discorso coinvolge anche Mirko. Lui è bravo per i movimenti che fa a creare occasioni importanti ma alle volte succede, come al resto della squadra, di sbagliare qualche occasione di troppo. A volte però non è cosi facile trovare il gol».La formula con Mancini, Taddei e Vucinic alle spalle di Totti si può riproporre anche in trasferta, magari già a Livorno?«Quando si gioca ogni tre giorni bisogna fare i conti anche con qualche affaticamento muscolare. Però questi giocatori possono giocare insieme, perché col Cagliari abbiamo mantenuto l'equilibrio in ogni situazione e siamo stati pungenti. Poi Taddei, anche se ha grande qualità, ti da molta sostanza e rimette a posto le cose, soprattutto come trequartista»Difficile fare la formazione quando sono così tanti a disposizione? Magari qualcuno può arrabbiarsi.«Nessuno deve arrabbiarsi per un'eventuale scelta diversa. Se c'è qualcuno che deve arrabbiarsi quello magari sono io se qualcuno non accetta il mio ruolo, La formazione la faccio io».Totti e Vucinic?«Francesco ha una condizione precaria, ma ha evidenziato estro qualità e sintesi che hanno in pochi. Lui è uno di questi. Mirko è partito dall'esterno, ha tagliato benissimo molte volte, ma per le scelte fatte anche stasera avrebbe meritato di far gol. Del resto loro due insieme sono rodati, non rappresentano mica una novità. Con loro insieme abbiamo vinto anche una coppa».Si aspettava un Taddei così decisivo dopo un'assenza così lunga?«Lui è un ragazzo eccezionale sotto l'aspetto della professionalità e sotto l'aspetto dell'attenzione a quello che gli viene chiesto. Il resto ce lo mette da solo perché è un calciatore completo, dà una mano alla squadra in tutte le fasi e ha quella qualità brasiliana che gli consente di fare certi numeri. Gli vanno fatti solo i complimenti. Io quando ce l'ho avuto a disposizione l'ho messo perché il ragazzo è questo qui».Mancini?«Buona partita, s'è impegnato. Può fare ancora meglio».Che voto dà alla Roma?«Un bel voto. Partita messa al sicuro, anche se sotto l'aspetto dei rimbalzi e dello sporco, dobbiamo fare un pochino di più. E poi perso un paio di palloni troppo facili. Foggia è stato bravissimo».In campionato la corsa sembra di nuovo a due con l'Inter. «Si è creato un piccolo corridoio, è presto per definirla fuga. Juventus e Fiorentina possono riavvicinarsi. E vedo possibile il recupero anche del Milan. In questo campionato c'è più equilibrio anche se fino ad oggi Inter e Roma hanno fatto cose eccezionali».Per ora la differenza l'ha fatta lo scontro diretto. Quale errore eviterà per la prossima partita con l'Inter, rispetto alla gara d'andata?«Loro sono stati più bravi di noi in quella occasione. Hanno gestito bene la partita. Quando gli avversari sono più bravi gli va detto e in quella occasione loro lo sono stati. Quella partita sta decidendo questo primo scorcio di campionato».Visto il calendario si aspetta per regalo a Natale un distacco magari ridotto rispetto a oggi?«Il calendario lo guardo solo per la prossima partita. Noi andiamo a Livorno. Altro non so».Cosa pensa della proposta di rendere obbligatorio il terzo tempo nel calcio?«E' un cambiamento che va assimilato, dietro al rugby c'è una cultura. A fine gara noi in campo ci siamo salutati, altri l'hanno fatto sotto. Bisogna continuare a parlarne come si è fatto in questi giorni ma soprattutto deve essere imposto nelle categorie giovanili».