C'è solo l'A.S.Roma!

Mancini, o firma e và via, anche a gennaio


Quella di Livorno doveva essere la gara del rilancio, quella da cui ripartire. E invece per Mancini la gara del Picchi rischia di diventare quella della definitiva frattura con i tifosi della Roma, che ormai lo hanno scaricato: per rendersene conto basta ascoltare qualsiasi trasmissione radiofonica. Il brasiliano è finito sul banco degli imputati non solo per la mancata vittoria di Livorno, ma soprattutto per una stagione che fino a questo momento è stata nettamente al di sotto delle aspettative. Lo dice la gente, lo dice Spalletti, che ha parlato di un Mancini al di sotto delle aspettative, ma lo dicono anche i numeri, che per il brasiliano sono impietosi. La sua media voto generale, ottenuta facendo la media di tutti i giornali sportivi e non, è di 5.84: peggio di lui hanno fatto solo Ferrari e Curci. Contro il Livorno la media è stata di 4.69, il brasiliano è stato insufficiente per la nona volta e ha subito la tredicesima sostituzione stagionale in 16 apparizioni.Il disagio aumenterà nei prossimi giorni, quando il giocatore dovrà dare alla società una risposta alla proposta di rinnovo di contratto che la Roma ha gli fatto oltre un mese fa. Il procuratore del brasiliano, Gilmar Veloz, continua a rimandare l'appuntamento con la società giallorossa e questo atteggiamento lascia pensare che la rottura sia imminente. Veloz infatti avrebbe già pronte le offerte di tre società, Bayern Monaco, Liverpool e Inter, superiori ai 2,5 milioni (più i premi) proposti dalla Roma. Se non arriverà la firma, come sembra, Mancini finirà sul mercato. Sicuramente a giugno, ma è possibile che il brasiliano possa partire già a gennaio. In questo modo la società giallorossa eviterebbe il rischio di perderlo a giugno con la clausola Fifa, valida solo per l'estero, e incasserebbe subito i soldi per andare a prendersi il suo sostituto sul mercato. Se Mancini dovesse partire a gennaio, la destinazione più probabile è Milano, sponda nerazzurra. Nonostante ieri sia Moratti «al momento non c'è necessità di intervenire sul mercato» sia Branca «non c'è voglia di tornare sul mercato, se poi ci rendiamo conto che i recuperi sono più lunghi del previsto vedremo di fare qualcosa, ma abbiano escluso nuovi acquisti e breve» abbiano escluso arrivi imminenti.Che il brasiliano possa finire in nerazzurro è opinione anche dei maggiori operatori di mercato. «Conoscendo i personaggi in questione - l'opinione di Dario Canovi - secondo me si sta lavorando per la cessione di Mancini perché la differenza tra domanda e offerta è notevole. Non voglio dare consigli, ma un accordo va trovato. Alla Roma è andata bene con Chivu, perché se Becali avesse fatto valere l'articolo 17 (la regola valida solo verso i campionati stranieri che permette a un giocatore di liberarsi a un prezzo stabilito dalla Fifa), avrebbe perso un capitale. Non credo allora che per Mancini faranno lo stesso errore. Conosco sia Becali sia Veloz, Becali sa essere più riconoscente di Veloz: non voglio criticare il brasiliano, ma è un procuratore che sa curare in maniera molto cinica gli interessi dei suoi assistiti. Se Becali avesse voluto, avrebbe potuto fare del male alla Roma che si sarebbe dovuta accontentare di un terzo del valore del giocatore». La stessa cosa potrebbe ripetersi per Mancini. «La sua valutazione è di 15 milioni, ma c'è il rischio della risoluzione anticipata a giugno per 5 milioni lordi perchè ha più di 25 anni e ha già fatto tre anni di contratto. Il parametro è quello. Non penso che la partecipazione di Mancini alla Champions sia un problema, perchè un grande club, se vuole, lo compra anche a gennaio, penso che la cessione si potrebbe concludere proprio a gennaio. Il rendimento pessimo? Mancini è sempre stato discontinuo uno che sa alternare grandi prestazioni a partite opache».Anche secondo Claudio Pasqualin il destino di Mancini è a Milano. «Secondo me finirà all'Inter, ma è una mia illazione. Non è detto che andrà via a gennaio ma se resterà fino alla scadenza del contratto la Roma ci rimetterà un bel po' di soldi. Il fatto che non riesca a trovare un accordo con la Roma mi fa pensare che ci siano altre società dietro. Se ci dovesse essere l'Inter adesso dovrebbe pagarlo non meno di 20 milioni. Questo è il suo valore, poi ci sono anche altre valutazioni e bisognerà vedere quanto la Roma riesirà a ottenere. Il suo sostituto? Non esiste il sostituto di un giocatore così».In realtà qualche nome per sostituire il brasiliano c'è. Eccome. Non è un mistero che il preferito di Spalletti sia Antonio Di Natale. I cattivi rapporti tra la Roma e l'Udinese non facilitano la trattativa, anche se è indubbio che con i soldi in mano nessuna trattativa è impossibile. Ed è proprio quello che potrebbe succedere nel caso in cui la Roma decidesse di cedere subito Mancini. Anche perché andare a prendere Di Natale dopo gli Europei, potrebbe significare pagarlo molto di più. Altri papabili in quel ruolo sono Adrian Mutu e Arjen Robben. Il romeno ha da poco rinnovato con la Fiorentina, ma questo conta poco perché nonostante il tetto degli ingaggi che vige a Trigoria, il contratto che la Roma potrebbe offrire a Mutu è superiore a quello che guadagna a Firenze. Il gioiello olandese, pagato in estate oltre 30 milioni di euro, invece non riesce ad ambientarsi a Madrid, e potrebbe finire sul mercato. Visti i buoni rapporti tra Roma e Real, potrebbe arrivare in prestito a gennaio in modo di lasciare alla società giallorossa tutto il tempo per pensare alla sostituzione di Mancini. C'è anche chi, come Ciccio Graziani, consiglia un attaccante di peso. «Gli manca un giocatore bravo di testa come Cruz, Toni o Lucarelli. Se si può fare un sacrificio riportiamo Lucarelli in Italia». (mamma mia... vade retro il cominista miliardario...)