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Esposito: "Devo rifarmi"


La partita che non conta nulla per lui sarà la più importante dell'anno: non ha giocato titolare neppure una volta fino a questo momento Mauro Esposito, e il fotogramma dei suoi primi mesi in maglia giallorossa lo ritrae con le mani nei capelli, occhi chiusi e bocca aperta per urlare la sua rabbia subito dopo aver sbagliato il gol del pareggio sul campo del Manchester, che avrebbe potuto cambiare dall'oggi al domani la sua avventura in maglia giallorossa. «Sono stato male per qualche giorno - ha raccontato ieri pomeriggio in conferenza stampa - poi ho cercato di non pensarci più e andare avanti. E farmi trovare pronto. Adesso sto anche meglio, anche perché sto giocando un po' di più». Non molto: fino a questo momento ha raccolto solamente quattro presenze nelle prime quindici giornate, tutte da subentrato, e per pochi minuti: domenica scorsa ha superato per la prima volta il quarto d'ora, subentrando a metà ripresa a Totti, ma non è riuscito a incidere. In Champions League ha giocato qualche minuto in più: 65' contro 46', grazie soprattutto al secondo tempo di Kiev, la volta in cui è rimasto in campo di più. Almeno fino a questa sera: la sua presenza al fianco di Spalletti nella conferenza stampa della vigilia valeva come un'investitura, specialmente nel giorno in cui Vucinic, un altro che ha bisogno di giocare per tornare quello che era, difficilmente farà più di uno spezzone di partita, visto che è l'unico diffidato della squadra, e con un giallo in una partita in cui la Roma non si gioca nulla salterebbe l'andata degli ottavi di finale. «Più gioco e più miglioro a livello fisico. Mi manca solo lo scatto di prima... Certo non è facile quando giochi poco, ma lo sapevo da quando sono arrivato. Ho fatto tanto per arrivare qui e non penso minimamente ad andare via. Credo nelle mie qualità e penso di potermi giocare le mie carte a Roma». Fino a questo momento non ci è riuscito, ma la società giallorossa punta ancora su di lui: quando è stato acquistato era reduce da un grave infortunio, rottura del crociato anteriore, e proprio per questo la sua comproprietà era stata valutata solamente due milioni, nonostante le dodici convocazioni (con sei presenze) in Nazionale. Un investimento non a breve termine, oggi si proseguirà sul programma di recupero, in una gara piuttosto facile, visto l'ampio turn-over attuato da Alex Ferguson. «Anche se molti giocatori importanti non ci saranno, il Manchester è comunque una delle squadre più importanti al mondo, giocarci contro è sempre stimolante». Sperando che sia anche utile per il suo rilancio.