C'è solo l'A.S.Roma!

Gli imputati di Calciopoli oggi alla sbarra


Inizia stamattina il Processo di Calciopoli che rischia di diventare una farsa: nell'aula 112 del Palazzo di Giustizia di Napoli, è fissato l'inizio dell'udienza preliminare (a porte chiuse) che dovrà stabilire quanti dei 37 indagati per Calciopoli dovranno essere rinviati a giudizio. Per 20 di loro, tra i quali Moggi (che a sorpresa si dovrebbe presentare davanti al giudice. Mentre quelli della giustizia sportiva non lo avevano mai visto, fatta eccezione per una lunga requisitoria mai verbalizzata alla Camera di Conciliazione del Coni), Giraudo, Mazzini, Bergamo, Pairetto e De Santis, l'accusa è quella più grave, ovvero di "associazione per delinquere" e di "frode sportiva". Per gli altri 17, tra cui Carraro, i fratelli Della Valle, Lotito e Meani, il reato contestato è "solo" di "frode sportiva". Trentasette indagati, 98 testimoni richiesti dall'accusa, più tutti quelli che saranno chiamati dalla difesa, quasi trenta soggetti che si costituiranno parte civile, migliaia di telefonate intercettate. Insomma numeri mastodontici, da maxiprocesso.Proprio l'enormità di questo procedimento rischia di diventarne il limite maggiore, allungandone a dismisura i tempi fino ad una probabile prescrizione. Nell'udienza preliminare odierna il Gup Edoardo De Gregorio dovrebbe disporre i rinvii a giudizio. Dovrebbe, appunto, perché in realtà per arrivare alla decisione più attesa si potrebbe dover attendere fino al prossimo febbraio. Prima, infatti, ci sono da sciogliere molti altri nodi. In primo luogo i pm presenteranno l'ultima informativa dei Carabinieri di Roma che contiene la verifica di quanto espresso nell'atto di chiusura delle indagini, ovvero che esisteva una cupola che aveva messo a punto una fitta rete di comunicazione. Le indagini delle ultime settimane hanno permesso infatti di risalire ai titolari delle ultime dieci schede telefoniche svizzere che sarebbero state acquistate da Moggi, mentre non è stato possibile "tracciare" quelle del Liechtenstein. Quattro-cinque udienze serviranno poi solo per fare chiarezza sulle eccezioni preliminari. In seguito il giudice dovrà stabilire chi accettare tra i soggetti che si costituiranno parte civile nel processo. A chiedere i danni (il totale sfiorerebbe i 100 milioni di euro) potrebbero essere più di trenta, compresi Coni, Figc e Lega, il cui annuncio è arrivato solo all'ultimo momento. «E' stato imbarazzante - ha detto giovedì il presidente Matarrese riferendosi alla presenza nel consiglio di Claudio Lotito, uno degli indagati - ma i nostri avvocati hanno spiegato i motivi della decisione e poi non ci sono state grandi discussioni». Tra le parti lese ci saranno anche tante società di calcio, quelle danneggiate dalla "cupola" che avrebbe manipolato l'esito dei campionati. Si costituiranno sicuramente Atalanta, Brescia, Lecce, Parma, Sampdoria e Treviso. Ci sarà anche la Roma. A rappresentare il club giallorosso saranno gli avvocati Antonio Conte e Alberto Misiani. Non ci saranno invece la Juventus (che non è parte offesa) e l'Inter, che ritiene di aver già avuto soddisfazione con l'assegnazione degli scudetti ritirati ai bianconeri. E neppure il Bologna, ma ci sarà il suo ex presidente Gazzoni Frascara (a sua volta indagato per bancarotta fraudolenta) che già fece ricorso contro il Messina e la Reggina.A tutto questo si aggiunge un altro problema, quello che tra le eccezioni che potranno essere sollevate c' è anche quella della competenza territoriale. Napoli o Roma? Molti avvocati chiederanno che il processo venga spostato nella Capitale ma il Gup potrebbe respingere la richiesta facendo si che si svolga nell'aula bunker di Poggioreale. Se così non fosse i tempi si dilaterebbero ulteriormente rendendo sempre più reale il pericolo, tra primo grado e appello (anche se alcuni potrebbero chiedere il rito abbreviato), di arrivare fino al 2012 e alla prescrizione. Un'ipotesi piuttosto probabile, come confermato dal giudice Ettore Torri, procuratore antidoping del Coni. «In linea generale più indagati ci sono e più la prescrizione è probabile. Soprattutto se decade l'accusa di associazione a delinquere che è è quella con i termini più lunghi». Ma quale potrebbe essere l'esito del processo? «Dall'esterno, perché in questo periodo mi sto occupando di doping e non di questa materia, ho l'impressione che sia difficile da dimostrare l'associazione a delinquere. Perché occorre provare che un certo numero di persone si siano organizzate con continuità. Per il "concorso in associazione" invece basta dimostrare dei contatti occasionali. E' più probabile che la condanna arrivi per i singoli episodi». Gli avvocati discuteranno la costituzione di parte civile di molti istituti. Hanno ragione? «E perché? In alcuni processi per violenza sulla donne, alcune associazioni a loro difesa lo hanno fatto e sono state ammesse. Ma la quantificazione del danno non la farà un giudice penale, bensì uno civile». Si inizia oggi, duque, con l'udienza preliminare, ma non si sa se e quando si andrà a finire. Se si farà in tempo a punire i presunti colpevoli di Calciopoli. Dopo il "buffetto" della giustizia sportiva sarebbe davvero troppo.