C'è solo l'A.S.Roma!

La più brutta Roma della stagione fà 0-0 a Torino


Finisce 0-0 nell'Olimpico piemontese. Granata spreconi, giallorossi spenti e prevedibili. Addio alle residue chance scudetto."Nondum matura est". Era il lupo che, nella favola di Fedro, fingeva di snobbare l'uva che non gli riusciva di cogliere. A mancare di maturità è invece la Roma di Spalletti che vede sfumare all'orizzonte, forse definitivamente, le residue chance scudetto. Prende sempre più corpo, con il secondo mezzo passo falso consecutivo all'Olimpico di Torino, lo scenario dai più ipotizzato a inizio stagione. Una fuga, solitaria e inarrestabile, di quel colosso chiamato Inter verso il secondo scudetto consecutivo. Certificata dallo 0-0 cui il miglior Torino dell'anno ha costretto la peggiore Roma degli ultimi sei mesi. Un pari da accogliere come il segno della resa allo strapotere nerazzurro, ma se c'è una squadra che può recriminare è quella di Novellino. Di rado si era assistito a una serie di errori così madornali commessi da attaccanti di serie A. Le chance mancate da Di Michele, Rosina e Bjelanovic saranno ricordate a lungo nell'ambiente granata e vissute come una maledizione da una squadra che non riesce a vincere dalla notte dei tempi. Molto più Toro che Lupa, almeno per buoni settantacinque minuti e il buon Doni graziato a più riprese dalla mira sciagurata degli avanti granata. Allucinanti gli errori di Di Michele e Rosina, ostacolatisi a vicenda a due metri dalla porta incustodita e di Bjelanovic, goffamente scivolato su un pallone da spingere solo in rete a pochi passi da Doni. Ci si è messa anche la traversa a negare la gioia del gol al Torino, quando un gran colpo di testa dello stesso attaccante slavo si è stampato sulla trasversale della porta romanista.La Roma solo a un quarto d'ora dalla fine si è resa conto che era il caso di provare a vincere, per non perdere ulteriore terreno dalla corazzata di Mancini. I fantasmi in maglia bianca hanno timidamente accennato a un assalto degno di un undici di rango, complice soprattutto il fisiologico calo atletico dei ragazzi di Novellino.Una bella parata in tuffo di Sereni su inzuccata di Mexes da distanza ravvicinata e un rigore non concesso da Rocchi per un'entrata di Della Fiore su Vucinic sono il frutto del breve sforzo offensivo prodotto dagli spallettiani. Troppo poco per battere il Torino di ieri, la maturità da scudetto è ben altra cosa.