C'è solo l'A.S.Roma!

10 punti rubati per colpa degli arbitri! VERGOGNA!


I conti continuano a non tornare: sono 10 i punti che mancano alla classifica della Roma, tutti per torti arbitrali subiti. Pizarro: «Potevamo anche perdere, ma dateci quello che ci spetta»«È scandaloso che l'arbitro non abbia concesso il rigore». Mirko Vucinic ha poca voglia di parlare, ma certe cose non le manda a dire: «Era un rigore evidente, ho un taglio sulla parte posteriore della caviglia». Siamo all'88', il passo di Vucinic è quello giusto. Quello di quando Mirko prende la palla, si ricorda che è Vucinic e si porta a spasso difensori, erba e il gelo di Torino. Gli si fionda addosso in scivolata Hernan Paolo Dellafiore, una carriera mediocre tra Treviso e Palermo prima di arrivare alla corte di Novellino. L'intervento è sulla caviglia e poi sul pallone, Mirko crolla a terra proprio al momento di battere da due passi Sereni. Per Spalletti non ci sono dubbi: «Il rigore ci poteva stare, Vucinic aveva più interesse a stare in piedi». Le riprese non possono ingannare. Tra Mirko e la porta non ci sarebbe stato più alcuno ostacolo. E poi c'è anche Mancini, che la punta potrebbe servire quasi all'altezza del dischetto. Senza la scivolata del difensore granata, Vucinic avrebbe potuto scegliere se infilzare l'ex estremo difensore della Lazio oppure fornire l'assist per un gol certo. In poche parole, Spalletti ha ragione. Non c'è nessun motivo per simulare e l'intervento di Dellafiore impedisce chiaramente al montenegrino di proseguire la corsa. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, vada a dare uno sguardo alla caviglia di Vucinic.Ed è proprio il rigore negato a Mirko il motivo per cui Perrotta, a fine partita, va su tutte le furie. Le telecamere di Italia Uno inquadrano Simone mentre viene portato via dagli addetti alla sicurezza. Dalle immagini sembra che il centrocampista, normalmente sempre misurato nei gesti e modi di fare, stia protestando con l'arbitro. Non è così. Il diverbio non è con Rocchi di Firenze, ma con Massimo Ienca, dirigente granata. Che si rivolge così a Simone: «Ma di che vi lamentate?». Perrotta si gira e gli risponde: «Del rigore...». È solo a quel punto che interviene l'arbitro, chiedendo ai due di finirla lì.Il "Pek" è sincero: «A Torino potevamo anche perdere. Abbiamo giocato solo negli ultimi 15', diciamolo francamente. È anche vero che il rigore era netto e questo avrebbe cambiato il volto della gara. Perché nel calcio capita di vincere anche quando non si gioca bene. Come è successo alla Juventus che, pur non brillando, ha vinto».Marco Cassetti analizza così il pareggio: «Non è andata benissimo. Il rigore non ho visto se era netto o meno, ma abbiamo giocato sottotono. Queste sono partite che se vinci ti danno un grande aiuto a livello psicologico. Ti caricano, soprattutto in questo momento, per la corsa con l'Inter. Peccato, sarebbe stata un'occasione importante per noi. La Juve ci insegna che anche non giocando bene si può vincere».E quindi, se prima erano otto, adesso sono diventati dieci i punti persi dalla Roma per errori arbitrali. Episodi alla mano, il giorno dopo Livorno-Roma e quel gol annullato a De Rossi era stato Bruno Conti, direttore tecnico (e dunque voce ufficiale della Roma) a lamentarsi dei torti: «Non abbiamo mai fatto piagnistei. Non è il primo episodio che ci viene fischiato contro. Capisco che si sbaglia ma gli arbitri devono avere più personalità. Alla fine sono otto punti pesanti (con Fiorentina, Empoli, Juventus e Livorno) che perdiamo verso l'Inter». Conti dovrà aggiornare la classifica.L'Inter è più forte, ma se ci avessero dato il nostro, pur perdendo lo scontro diretto, questa squadra sarebbe prima con un bel +3 sulla corazzata nerazzurra. E' cambiato il padrone del vapore quindi, non più Moggi e i suoi scagnozzi a portare avanti la Juventus, ma Moratti e gli altri suoi scagnozzi, a dar titoli all'Inter.