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Moggi a Pradè: "Ahò, damme 3 biglietti!"


C’è un filone minore, di nessuna rilevanza penale, che riguarda la Roma nelle 409 pagine di informativa che i carabinieri di Roma hanno trasmesso ai pubblici ministeri di Napoli e che è stata depositata agli atti del processo alla udienza di sabato scorso. Questo filone riguarda la pretesa, arrogante e ingiustificata, di Luciano Moggi di avere biglietti gratis dalla Roma. Sono due le telefonate rilevanti per gli investigatori. Nella prima il protagonista è un poliziotto della Digos di Roma il quale, secondo i carabinieri, «aveva comunicato a Moggi l’intenzione di recarsi a Napoli presso la procura della Repubblica per sapere dello stato del procedimento penale». Attraverso Camillo De Nicola (indicata nel rapporto come persona vicina a Moggi), il poliziotto poi chiede a Moggi di procurargli biglietti per Roma-Manchester del 4 aprile scorso: «Me stanno subissando, chiaramente persone che non posso dije del no, per i biglietti di Roma-Manchester. Ma a chiamà il direttore è fattibile la cosa? Oppure non c’ha che tu sappia, nun c’ha più voce in capitolo?».     Per sapere se Moggi avesse o meno voce in capitolo bisogna leggere la seconda telefonata che ha per protagonista lo stesso Moggi e il direttore sportivo della Roma, Daniele Pradè. La trascrizione integrale è alle pagine 52 e 53 del rapporto dei carabinieri. La conversazione è del 30 marzo 2007, alle 15 e 02. E’ Pradè a chiamare Moggi, ma il ds giallorosso sta restituendo una telefonata alla quale non ha risposto in precedenza. Tra l’altro risulta evidente che i due non si parlano da tantissimo tempo, almeno da quando è scoppiato lo scandalo di Calciopoli. Moggi chiama per i biglietti, sembra di Roma-Milan. Ne vuole tre. Pradè glieli vuole far pagare, Moggi si altera e Pradè gli dice che non se li merita. Interpellato ieri Pradè ha chiarito di non aver poi più dato i tre biglietti a Moggi. Ma ecco il testo completo della telefonata.Moggi: Prontoooo!Pradè: Daniele!Moggi: Prontoooo!Pradè: Sono Daniele!Moggi: Oeee!Pradè: Come stai?Moggi: Tutto bene, tu?Pradè: Napoli?Moggi: No, a Torino!Pradè: A Torino?Moggi: Senti un po’...Pradè: Dimmi tutto.Moggi: Dammi tre biglietti... per dome... per sabato... per domani.Pradè: Ma a pagamento.Moggi: Che a pagamento, non rompere i coglioni.Pradè: Come no, ma t’i meriti?Moggi: Ma va a caga’, vai!Pradè: T’i meriti o no? Dimmi se t’i meriti? Mi dicevi che eri... che ero uno scemo, me dicevi, vaffanculo.Moggi: Quando?Pradè: Aho, è sulle intercettazioni.Moggi: Ma va a caga’, ma leggi i giornali...Pradè: (ridacchia)Moggi: E penso l’avrai letto il giornale dove scrivo io eh?Pradè: Sinceramente cerco di legge’ il meno possibile, questo mi sembra era una cosa che mi avevi detto te eh? non legge’, per non senti’.Moggi: Sì, ma quello che scrivo io di voi, ho detto pure sei bravo!Pradè: Ah no! Aspetta, è una cosa che pensi, o è una cosa che me l’hai detto pe’ famme contento?Moggi: Sennò ti direi stronzo eh!Pradé: A mbé, dimmi i nomi.Moggi: No, e ti... ti faccio telefona’ da Fabio, quello della cosa, della... Digos.Pradè: ...aiMoggi: Eh?Pradé: Va bene!Moggi: Ti faccio chiamare io, vabbuò!Pradé: Ciao.Moggi: Ciao ciao.