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La società tra rinnovi e mercato


A Trigoria qualcosa si muove. Riflessioni e strategie. Rinnovi e possibili acquisti. In cima alla lista degli arrivi, un grande attaccante, una punta di peso da trenta gol l'anno. Un colpo di mercato in piena regola, insomma, previsto a fine stagione, tra giugno e agosto. Negli ultimi giorni è stato accostato alla società giallorossa il nome di Luis Fabiano, attaccante del Siviglia, che però non è uno di sfondamento. Per caratteristiche ricorda più un Vucinic o un Suazo. A sponsorizzare il brasiliano del Siviglia è Paulo Roberto Falçap: «Luis Fabiano ha sempre segnato molto, sin dai tempi del Sao Paulo, e sta continuando anche in Spagna. È un attaccante da grandi palcoscenici. Alla Roma potrebbe fare molto bene». D'altronde, i deludenti risultati dell'ultimissimo periodo, in campionato e in Coppa Italia, spingono almeno a una profonda analisi della situazione. I pareggi con Livorno e Torino, quelle famigerate "piccole" contro cui la Roma avrebbe dovuto avere vita facile, rappresentavano già un campanello d'allarme. L'inattesa e pesante sconfitta contro i granata, mercoledì, ha fatto il resto. In poco meno di due settimane, la Roma s'è ritrovata a meno sette dall'Inter capolista e con un piede fuori dal torneo che nel 2007/2008 disputa da campione in carica.I conti non tornano, né ai tifosi né alla dirigenza, che pure la scorsa estate aveva rinforzato una rosa esigua e colmato più di una lacuna. Le mosse future cominciano a delinearsi. Ma chi si aspetta clamorose novità a gennaio dovrà ricredersi, perché nel mercato di riparazione la Roma sarà più che altro spettatrice. Nessun acquisto importante. Lo ha detto anche Bruno Conti ieri: «Andiamo bene così, non compriamo e non vendiamo. L'Inter è in testa, ma noi non molliamo». Nessuna cessione eccellente. Il riferimento immediato è a Mancini, il cui contratto scade nel giugno 2009. La questione del rinnovo con il club giallorosso è da giorni in fase di stallo. Da una parte la dirigenza romanista, ferma sull'offerta da "top player", ovvero 2.5 milioni di euro a stagione più premi. Dall'altra, il brasiliano e il suo agente, Gilmar Veloz, che vorrebbero almeno un milioni in più l'anno. Le posizioni, dunque, sono distanti e apparentemente inconciliabili. Ma se cessione sarà lo si vedrà a giugno, perché lo stesso Spalletti è intenzionato a non modificare in corsa l'organico: «A gennaio non voglio nessuno - ha detto recentemente - e non voglio che vada via nessuno».Rosella Sensi pare essere in linea con l'allenatore. Su Mancini una sola frase, peraltro già detta: «È un giocatore della Roma, speriamo che rimanga con noi a lungo». Poi, un'ulteriore precisazione su Daniele De Rossi e Alberto Aquilani, nel mirino dei maggiori club italiani ed europei: «Per quanto riguarda la società non sono in vendita. Ma bisogna sempre considerare la volontà dei giocatori». Quella, però, sembra ben chiara. Romani e romanisti, Capitan Futuro e il Principino vedono solo il giallo e il rosso. E per entrambi il rinnovo è soltanto questione di tempo. Per De Rossi, legato alla Roma sino al 2009, l'attesa firma sul nuovo contratto potrebbe arrivare subito dopo le feste natalizie. E per lui, futuro capitano, salterà anche il tetto agli ingaggi. Prolungamento vicino anche per Aquilani, che tanto piace a Roberto Mancini. A smentire le voci di un contatto Roma-Inter per il trasferimento in nerazzurro del centrocampista di Montesacro è stato, in primo luogo, l'agente del giocatore, Franco Zavaglia. Ventiquattro ore più tardi, le rassicurazioni dei dirigenti giallorossi. «Aquilani è e resterà sempre alla Roma», le parole del direttore sportivo Daniele Pradè, a margine dell'assemblea di Lega a Milano. «L'Inter non ci ha mai chiesto il giocatore», aggiunge l'amministratore delegato Rosella Sensi, che oggi, alle 12.30, incontrerà la stampa a Trigoria per il brindisi prenatalizio. Il messaggio è semplice e chiaro: chi cerca gioielli guardi altrove.