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Totti vuol giocare domani sera


Totti contro la Sampdoria vuole esserci. Tanti sono i motivi che spingono il Capitano romanista a rimettersi al braccio la fascia e a guidare nuovamente i suoi compagni, a partire dal momento delicato che sta vivendo la squadra. Non è un caso se, senza Francesco, ci sono state le due peggiori prestazioni stagionali della Roma: la doppia sfida con i granata ha visto i ragazzi di Spalletti tornare nella Capitale con le ossa rotte, tenendo conto dello scialbo pareggio in campionato che ha allontanato l'Inter in classifica e della pesante sconfitta in Coppa Italia che ha complicato il passaggio del turno. Due gare dove a mancare è sembrato proprio quello spirito creativo e d'imprevedibilità che solo il Capitano può dare, grazie a giocate che vanno anche al di là della condizione fisica. Per quella ci vorrà un altro po' di tempo prima di renderla ottimale, anche se Totti ieri è finalmente tornato ad allenarsi con i compagni a distanza di cinque giorni. Un recupero che sta procedendo nel migliore dei modi, come dimostra quel «bene, grazie» a mo' di battuta esclamato dal dottor Brozzi (durante un convegno medico in Campidoglio) a chi gli ha chiesto lumi sulla condizione del numero 10. Ma all'ottimismo dello staff sanitario va anche aggiunto ciò che Francesco è riuscito a mostrare nell'ultimo allenamento, dopo il differenziato svolto nei giorni passati sotto la supervisione di Vito Scala e Paolo Bertelli. Il pallone, in quelle sedute fatte di scatti e allunghi, il Capitano non ha potuto vederlo. Solo nell'allenamento di ieri, sviluppatosi con del riscaldamento muscolare, degli schemi offensivi e la classica partitella, Totti è tornato ad accarezzare la palla. Diciamo che si è rifatto con gl'interessi dall'astinenza degli ultimi giorni, visto che, nella parte tattica, tutti i meccanismi d'attacco si sono concentrati sulla sua finalizzazione, con il numero 10 a rappresentare il terminale privilegiato dei cross dal fondo giunti dagli esterni. Ancora meglio è andata nel corso della sfida in famiglia, con il Capitano (che ha palleggiato anche con un bambino arrivato a Trigoria) bomber del match grazie alle sei marcature messe a segno nell'inedito cinque contro cinque realizzato da Spalletti. Da applausi la sua seconda rete, quando dopo un cambio di campo di Alberto Aquilani è riuscito a beffare Zotti in uscita con un pallonetto d'esterno destro. Un sigillo che ci si augura possa riproporre nella sfida con i blucerchiati, squadra particolarmente cara a Francesco poiché proprio contro gli avversari di sabato ha esordito dal primo minuto in Serie A (il 27 febbraio del 1994) e sempre contro i doriani ha messo a segno, con un diagonale al volo da posizione impossibile, quello che lui stesso ha definito uno dei suoi gol più belli e difficili. Una delle tante perle realizzate nella scorsa stagione e su cui Totti ha fatto un positivo bilancio dalle pagine del settimanale Chi : «Il 2007 è stato un anno molto importante. Da un punto di vista professionale col titolo di capocannoniere e la consegna della Scarpa d'Oro, dopo che venivo da un brutto infortunio. Come squadra la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa. Sotto l'aspetto familiare la nascita di mia figlia. Penso che per me quest'anno e un po' quello precedente abbiano rappresentato il passaggio da ragazzo a padre di famiglia, come se all'improvviso ti rendessi conto che stai vivendo un passaggio che stai cambiando pelle. Via via me ne sono reso conto e m'è sembrato che dentro, e quindi anche nei comportamenti, ero diventato più riflessivo, più responsabile, ma anche più sereno». Anche per questo vuole giocare l'ultima partita di quest'anno.