C'è solo l'A.S.Roma!

La sosta per recuperare tutti


Mai come quest'anno per la Roma la sosta natalizia può dirsi benedetta. Non per motivi religiosi, o almeno non solo per quelli. L'aspetto che infatti interessa di più a Spalletti è il recupero dei tanti giocatori che, per infortuni vari, nella prima parte della stagione non hanno potuto rendere al massimo delle proprie possibilità. E la lista, purtroppo, è molto lunga: Aquilani, Taddei, Perrotta, Mexes, senza dimenticare Totti che è sì rientrato alla grande contro la Sampdoria, ma che ha bisogno di ancora un po' di tempo per tornare top della condizione. Per questo motivo la Roma che Spalletti ritroverà nel 2008 sarà una Roma diversa da quella che ha chiuso, seppur in maniera positiva, il 2007. In considerazione del tour de force che attende la formazione giallorossa alla ripresa, sarà fondamentale per il tecnico romanista avere tutti a disposizione: tra gennaio e febbraio si deciderà infatti il futuro della stagione. A gennaio, tra campionato e Coppa Italia, la Roma è attesa da 4 gare in 14 giorni ma è febbraio il mese decisivo: 7 partite in 24 giorni, compreso il doppio impegno col Real e il ciclo terribile in campionato con Juventus, Fiorentina e Inter tutte una di seguito all'altra. E in quei giorni ci sarà bisogno di tutti.L'attesa più grande è per Alberto Aquilani, forse il giocatore che è mancato di più finora a Spalletti. Il Principino infatti era partito alla grande in maglia giallorossa, suoi i gol a Palermo e col Siena nelle prime due giornate di campionato, riuscendo a conquistare anche la maglia azzurra. Poi l'infortunio muscolare del 2 ottobre scorso a Manchester che lo ha tenuto fuori per 3 mesi e che ha costretto De Rossi (23 presenze tra Campionato, Champions e Coppa Italia) e Pizarro (21) a non tirare mai il fiato visto che Barusso è stato utilizzato poco e Brighi è utilizzato quasi sempre a partita in corso e solo 3 volte è partito titolare. Il suo rientro, che dovrebbe esserci a Bergamo il 13 gennaio, consentirà al tecnico giallorosso di avere maggiore alternative in mezzo al campo, considerando che Alberto può giocare anche come vice Perrotta. E proprio l'azzurro, assente per circa un mese a causa di una fastidiosa pubalgia che si è riacutizzata in nazionale lo scorso 21 novembre durante la gara con le Far Oer, ha spesso costretto Spalletti a studiare nuove soluzioni per garantire lo stesso equilibrio alla squadra. Ora Simone sta bene, ha giocato per 90 minuti sia a Torino in Coppa Italia sia sabato contro la Samp, e per la ripresa del campionato sarà un'arma in più.Stesso discorso per Rodrigo Taddei. Il brasiliano, uno degli insostituibili di Spalletti, ha giocato meno della metà delle gare disputate dai giallorossi: un infortunio muscolare lo ha tenuto fuori due mesi. Poi, dopo un rientro eccellente e due gol contro Dinamo Kiev, Udinese e Cagliari, il nuovo stop per una botta. Il suo rientro consentirà a Spalletti di centellinare sugli esterni giocatori come Mancini, Vucinic e Giuly e di non dover ricorrere a soluzioni d'emergenza come Tonetto e Cassetti, che pure hanno fatto bene quando sono stati schierati esterni alti di centrocampo. In difesa la situazione è migliore: sulla corsia destra il tecnico potrà scegliere tra Cicinho, Panucci e Cassetti, con gli ultimi due che possono giocare anche a sinistra per consentire a Tonetto, un altro degli insostituibili (22 presenze totali), di tirare il fiato. Al centro Mexes, che sta recuperando da un problema al polpaccio, Juan e Ferrari offrono sufficienti garanzie. Per Totti, infine, parlano i numeri: 9 gol in 10 partite in campionato, una media stratosferica. Non bisogna aggiungere altro.