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Aquilani al lavoro a Trigoria


Sta continuando senza sosta la rincorsa di Alberto Aquilani verso il ritorno in campo. Il 13 gennaio, giorno in cui la Roma giocherà nuovamente in campionato dopo la pausa natalizia, sembra proprio essere la data che tutti i tifosi stanno aspettando e l'Atalanta l'avversario a cui tornare a "far male" dopo le sue dirompenti prestazioni, con gol, contro Palermo e Siena. Anche se il tempo delle adunate è ancora lontano per la truppa giallorossa, visto che gli allenamenti riprenderanno a Trigoria il 4 gennaio, per il ragazzo di Montesacro la parola riposo non è ancora giunta a compimento. Se per i suoi compagni è infatti il momento di godersi un periodo di vacanza in ogni angolo del mondo, per Alberto c'è ancora da sudare volendosi far trovare al meglio al suo rientro a tutti gli effetti nel gruppo. Una situazione a cui Aquilani, circa una settimana prima della sosta, aveva già dato seguito esercitandosi con la squadra (partitella compresa) e mostrandosi in discreta condizione. Ma per passare allo scalino successivo, ovvero quello di una sicurezza non solo atletica ma anche psicologica, le giornate del Principino vengono trascorse all'impianto del Centro Calcio Federale, noto ai più come l'Acquacetosa. Un lavoro a cui non si è esentato neanche ieri, con ben tre ore di esercizi atletici, e che proseguirà anche nei prossimi giorni. D'altronde queste vacanze natalizie non saranno per lui all'insegna del relax, visto che solo due giorni potrà dedicarsi a del totale riposo: il 31 dicembre ed il primo dell'anno (molto probabilmente in delle località di montagna). Poi di nuovo al lavoro, considerando che rispetto ai compagni si presenterà al Fulvio Bernardini con un paio di giorni d'anticipo per farsi trovare a pieno regime prima dell'avvento del resto del gruppo. Gli ormai tre mesi di stop dovuti al suo infortunio al retto femorale, nella sfortunata notte di Manchester, possono rappresentare solo un ricordo, se pur spiacevole. Di sicuro Alberto, dopo quei cinquantanove minuti giocati all'Old Trafford, non avrebbe mai pensato che nei giorni successivi sarebbe per lui cominciato un lungo calvario fatto di più tappe ed in diversi luoghi. Un'Odissea iniziata a Cesenatico, con un mese di lavoro che non ha però dato i risultati sperati, e proseguita a Trigoria dove il cammino verso il recupero ha vissuto di alti e bassi. Il 19, 20 e 21 novembre hanno infatti rappresentato per il ragazzo di Montesacro un momento di speranza per un'accelerazione del lavoro (esercitandosi a pieno regime con il gruppo fatta eccezione della partitella) per poi subire una brusca frenata nei giorni e nelle settimane successive. Si è praticamente ricominciato da capo, questa volta con al fianco del Principino un "angelo custode" d'eccezione come Silio Musa. Un lavoro che a quanto pare ha pagato ed a cui ci si affida non solo lo staff tecnico romanista ma anche quello della Nazionale, consapevole che Aquilani potrebbe rappresentare quella freccia in più nell'arco di un'Italia alla caccia del suo secondo Europeo.