C'è solo l'A.S.Roma!

Ieri allenamento all'Olimpico e a porte aperte


C'era la Roma allo stadio Olimpico, le porte erano aperte e si poteva assistere all'allenamento, evento più unico che raro da qualche anno a questa parte. Lo sanno bene quei tifosi che tutti i giorni si arrampicano sui muri di Trigoria per cercare di scorgere un tiro di Totti, un colpo di testa di Mexes o una parata di Doni. Alla fine i cuori romanisti che pulsavano dalla curva Sud, nel giorno della manifestazione "Insieme alla Roma per donare la vita", erano circa cinquecento. Si pensava di più, ma poteva anche andare peggio. E quelli che c'erano si sono fatti sentire, eccome. Lo sa bene Max Tonetto, il primo ad entrare in campo (alle 10.35), il primo a scaldare le mani dei presenti. Il laterale giallorosso svolge un paio di giri di campo, facendo quasi da apripista al resto dei compagni che fanno il loro ingresso pochi minuti dopo. «Un capitano, c'è solo un capitano», la voce che arriva dal settore più caldo della nostra tifoseria. E mentre in campo si corre e si svolgono semplici esercizi di stretching, il capitano risponde con un sentito saluto. Tutti presenti agli ordini del tecnico Luciano Spalletti, fatta eccezione per gli infortunati Carlo Zotti e David Pizarro (a riposo per un'infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio) e Ahmed Barusso impegnato in nazionale con il Ghana. I portieri Doni, Curci e Julio Sergio hanno svolto il consueto allenamento con il preparatore Bonaiuti, mentre De Rossi, ancora alle prese con un fastidio al gluteo, ha corso a parte con Franceschi, il responsabile al recupero degli infortunati. «Da-nie-le De Rossi, eeeehhh, ooohhh», il saluto tributato a Capitan Futuro, lusingato dall'ennesima dichiarazione d'amore dei suoi tifosi.La fase di riscaldamento dura mezz'ora, alle 11.10 inizia la partita in famiglia. Il fischio d'inizio lo dà Daniele Baldini, allenatore in seconda, stavolta nell'inedita veste di arbitro. In campo una squadra con fratini gialli (Doni; Cicinho, Mexes, Andreolli, Cassetti; Brighi, Cascini; Esposito, Giuly, Pit; Vucinic), l'altra senza fratini con le giacchette d'allenamento (Curci, Panucci, Ferrari, Juan, Tonetto; Aquilani, Unal; Taddei, Perrotta, Mancini; Totti). Poche emozioni da una parte e dall'altra, l'unica (negativa) la regala l'infortunio di Andreolli che costringe il giovane difensore giallorosso a lasciare il campo in barella. Dopo venti minuti, il cambio di campo e l'inizio del secondo tempo. Stavolta la musica cambia e i neri di capitan Totti si svegliano: a sbloccare il risultato è Simone Perrotta che, servito dalla destra, anticipa Mexes e infila Bertagnoli (entrato per Doni tra primo e secondo tempo) di piatto. Il centrocampista giallorosso raddoppia dopo pochi minuti, sfruttando al meglio una respinta corta dell'incerto estremo difensore brasiliano. Chiude il conto Aquilani che approfitta di un vuoto lasciato dalla retroguardia dei gialli.