C'è solo l'A.S.Roma!

Spalletti: "Mi sono messo nei panni di Di Carlo"


Affianco a Di Carlo, a San Siro, c'era anche Spalletti. Il Parma era ad un passo dal battere l'Inter e riaprire il campionato. Poi si è capovolta la situazione. Ha perso il Parma e ha perso anche il campionato. «Io mi sono messo nei panni di Di Carlo- dice Spalletti a Radio Anch'io Sport- da una posizione in cui poteva avere un vantaggio enorme, si risveglierà con una grande delusione e un problema nella testa dei suoi calciatori. Mi è dispiaciuto perché poteva essere la partita che ci riavvicinava. E tutto sommato la mia Roma meriterebbe di assaporare la possibilità di avvicinarsi... Ma noi dobbiamo trarre uno stimolo dall'Inter, dobbiamo convincerci che la personalità fa la differenza al di là che ci venga a mancare qualche calciatore. Questa squadra è riuscita a mantenere un passo di un'Inter stratosferica, anche senza elementi rappresentativi e sono sintomi di crescita fondamentali, questi». Il mercato è aperto. Serve una punta centrale a Spalletti? «C'è un lavoro di base fatto dalla società e da Conti, noi abbiamo dei giovani che sono in prestito come Cerci del Pisa che sta facendo bene, o come Okaka e Rosi, che con noi hanno dimostrato di avere possibilità importanti. E con un bacino come questo di Roma bisogna continuare a coltivare e ad inserire i nostri calciatori. Sicuramente una punta ci completerebbe di più, ma non ce n'è la necessità assoluta. La squadra segna con continuità e con molti calciatori, segno che ha ormai un modo di stare in campo che prevede il gioco corale per arrivare al gol. Abbiamo ancora calciatori che abbiamo usato poco. Bisogna stare tranquilli». Come Vucinic, che si sta un pò perdendo. «Vucinic- continua Spalletti- è troppo disponibile. È un ragazzo semplice e troppo sensibile agli umori della piazza. Lui la deve vivere con più serenità questa faccia di un ambiente così importante, e deve sapere che ha la fiducia mia, della società e anche della squadra. La sua qualità verrà fuori» Il tecnico è soddisfatto della sua squadra: «Sono molto contento della Roma, non solo per come si sono comportati in campo e per il risultato ma anche per la maturità esibita, del fair play. Il risultato deve arrivare con una prestazione sportiva che comprende anche i comportamenti equilibrati. La Roma ha evidenziato una crescita fondamentale ai fini del risultato. Non dobbiamo aspettarci vantaggi o recriminare sugli episodi sugli altri campi. Noi dobbiamo seguire la nostra linea di condotta». Perchè il 'terzo tempò fatica ad imporsi? «Perchè di solito la sconfitta determina tensioni e delusioni. Le iniziative prese sono corrette e giuste. Costringere a darsi la mano inserisce un contesto di serenità per accettare anche la sconfitta». Spalletti è molto duro sugli ennesimi episodi di violenza di ieri fuori all'Olimpico: «Si tratta di delinquenti e cretini. Bisogna che la smettano. E abbiamo bisogno del pubblico per identificarli. Il pubblico ha evidenziato una crescita dopo l'episodio di Gabbo. Partecipa, e ora bisogna fare uno sforzo affinchè vengano identificati questi vigliacchi». Pulvirenti dice che andrebbe squalificato l'Olimpico. «Quello che dice Pulvirenti l'ho già verficato sulla mia pelle l'anno scorso...».