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Aquilani in campo dal 1° minuto


Sono passati centotredici giorni dall'ultima volta che Alberto Aquilani ha vestito una maglia da titolare. Una lunga attesa che è finalmente destinata a terminare quest'oggi, quando alle 18.30 affronterà la Sampdoria nei Quarti della Coppa Italia. Un ritorno da protagonista, dopo quella quasi mezzora sin qui accumulata sulle gambe nelle prime apparizioni ufficiali del 2008, annunciato anche da Luciano Spalletti nell'ultima conferenza stampa: «Alberto domani (oggi) giocherà dall'inizio». Una notizia che il pubblico giallorosso ha atteso con ansia, visto che alcune delle più belle prestazioni offerte dalla Roma in questa stagione sembrano essere legate proprio al Principino. Non sarà certo un caso se nelle cinque vittorie consecutive realizzate in avvio di questo 2007/08, ovvero dal successo in Supercoppa con l'Inter a quello di Champions con la Dynamo, il numero 8 romanista è sempre partito dal primo minuto. Una striscia vincente dove Alberto ci ha messo anche direttamente lo zampino, tirando due siluri che sono valsi la rete del raddoppio contro il Palermo e quella che ha aperto le danze nel 3-0 inflitto al Siena. Reti pesanti, che Aquilani avrebbe voluto replicare anche nella sfortunata notte di Manchester (la sua ultima da titolare), dove quell'armonico movimento utilizzato tante volte per scagliare la sfera alle spalle del portiere è costato la lesione di secondo grado del retto femorale della gamba destra. Uno infortunio che, considerando le lacrime di dolore versate dal Principino al momento del ko, non aveva lasciato molti dubbi sulla sua gravità e su un conseguente lungo stop. Una pausa i cui tempi si era cercato di abbreviare andando al "Green Sport" di Cesenatico, un centro di fisioterapia e riabilitazione frequentato da atleti professionisti e calciatori (in seguito chiuso dai NAS per esercizio abusivo della professione di medico e fisioterapista del titolare: Germano Chierici). Ma il periodo in Romagna non aveva dato i frutti sperati, così Alberto era tornato a Trigoria (l'8 novembre) ed aveva ricominciato da capo il percorso che lo avrebbe dovuto riportare in campo. Un cammino che aveva dato l'illusione di essere a buon punto, visto che, tra il 20 ed il 21 novembre, il numero 8 giallorosso era tornato ad allenarsi con il gruppo pur senza disputare la classica partitella di rito. Una fase che però aveva conosciuto una brusca frenata già nei giorni successivi, poiché il dolore che sembrava essersi attenuato si era ripresentato costringendo Alberto a decelerare. A quel punto è entrato in scena un membro storico dello staff romanista come Silio Musa, che si è trasformato nel vero e proprio angelo custode di Aquilani sino al giorno della sua prima seduta completa (datata 17 dicembre) dal giorno dell'infortunio. Ma il Principino, ritrovata la condizione fisica, è andato a quel punto alla ricerca della tranquillità mentale. Un compito non facile che è proseguito nelle settimane successive, allenandosi durante le feste natalizie (anche all'Acquacetosa), ma che alla fine lo ha premiato dandogli delle risposte positive nell'amichevole giocata a Pomezia l'8 gennaio (gol segnato e traversa colpita), che ha fatto da prologo al suo ritorno in gare ufficiali avvenuto a Bergamo cinque giorni dopo. Con il ko dell'Old Trafford ormai alle spalle, adesso rimane il presente. Un presente che offre al Principino già due occasioni per tornare protagonista: in Coppa Italia con la Sampdoria ed in campionato con il Palermo, dove De Rossi è squalificato. Tocca ad Alberto, adesso, saperle sfruttare.