C'è solo l'A.S.Roma!

Perfino Bergomi zittisce l'Inter!


Silenzio, silenzio e ancora silenzio. L'Inter ha scelto di non parlare e di chiudersi a riccio. Mezza Italia calcistica è infuriata per i favori arbitrali ricevuti dai nerazzurri in questo campionato e a Via Durini tacciono. Lo ha fatto Moratti, che lunedì ha evitato di andare negli uffici della Saras per sfuggire alle domande dei giornalisti e che ieri ha preferito non rispondere a quelle delle telecamere di Sky. Un Moratti che la Gazzetta dello Sport racconta essere disturbato, amareggiato, perfino arrabbiato per le critiche piovute sulla sua società dopo lo show dell'arbitro Gervasoni a San Siro domenica sera. C'è da chiedersi cosa si aspettasse. Forse i complimenti per una vittoria immeritata?Tace il presidente e tace anche l'allenatore. Ieri quando tutti erano già pronti per la tradizionale conferenza stampa prepartita, in questo caso quella di Coppa Italia contro la Juve (già proprio la Juve di Calciopoli e dei risultati aggiustati), è arrivato l'annuncio: annullata. Nessun ulteriore chiarimento, nessun comunicato ufficiale a spiegare il perché del silenzio. E allora è facile immaginare che il club nerazzurro abbia scelto di tacere in attesa che passi la bufera, che i media mollino un po' la presa. Magari con l'aiuto di qualche altro intervento sullo stile di quelli del presidente dell'Aia Gussoni («Quel rigore lo avrei dato anche io»), di Abete («Non vedo errori in un'unica direzione») e di Matarrese («Non bisogna fare la caccia agli arbitri. Chi parla di sudditanza psicologica sbaglia, è solo la solita vecchia banalità») che lunedì avevano provato a dire che quanto accaduto era assolutamente normale.Ma a sconfessare tutti quelli che vogliono far passare questa idea ci ha pensato Beppe Bergomi, non solo un ex, ma il capitano di una vita, addirittura un simbolo per tutti gli interisti. La sua telecronaca su Sky aveva fatto crescere il livore di tutti quei tifosi che si erano sentiti presi in giro da quell'arbitraggio. Ora anche lui, così come aveva fatto Fabio Caressa sulle pagine de Il Romanista («Il rigore su Corradi era netto. Forse lo avremmo dovuto dire con più convinzione») fa mea culpa e torna sugli episodi incriminati. Lunedì a Fuori Zona aveva ammesso: «Sapevo di non aver commentato bene la partita. Il rigore su Corradi era netto, dovevo dirlo in maniera precisa. E invece ho tergiversato». Poi ieri ai microfoni di Sky Tg 24 ha aggiunto: «L'intervento di Couto l'abbiamo visto e rivisto e non siamo riusciti a prendere una decisione. Un guardalinee che da 60 metri riesce a vedere che la palla sia stata presa con il braccio, sicuramente fa specie». Un presunto fallo impossibile da vedere e che ha fatto nascere tanti sospetti: «Non vedo alcun tipo di complotto - ha precisato Bergomi - ma una sudditanza con le squadre più forti c'è sempre stata. Ci vuole uniformità di giudizio. In questo momento, quando si arbitra l'Inter, che è la squadra più forte e con lo scudetto sul petto, sicuramente gli arbitri, soprattutto nelle ultime domeniche, hanno sofferto questa sudditanza». Poi una stoccatina al designatore: «Secondo me Collina deve migliorare la gestione degli arbitri perché ci sono tanti giovani con poca esperienza che possono soffrire la sudditanza della grande squadra. Collina dovrebbe stare più attento con la rotazione degli arbitri. È innegabile che l'errore ci sarà sempre, ma nelle ultime domeniche è successo qualcosa che deve far riflettere». E se lo dice pure Bergomi...