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Totti, ancora problemi. Ora c'è la lombalgia


Si è rivisto in campo ieri mattina Francesco Totti a Trigoria, ma non è detto che domani sera lo si riveda anche allo stadio. L’influenza è quasi scomparsa, le conseguenze no, e il capitano potrebbe anche non farcela per essere all’Olimpico contro il Palermo. Ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo, insieme ai compagni che non avevano giocato a Genova, prendendo parte ad una fase di riscaldamento con la palla, prima di cominciare il lavoro tattico, esercitazioni in inferiorità difensiva. L’allenamento lo ha interrotto prima della fine, saltando la partitella per un dolore alla schiena: non era previsto che si fermasse, tanto che Spalletti non aveva chiamato nessun Primavera per sostituirlo (c’era solo lo svizzero Unal, peraltro convocato pure per le ultime due gare) ed è sceso in campo di persona per far sì che le due formazioni giocassero in parità numerica. Le sue condizioni verranno valutate oggi, il capitano vorrebbe esserci, per festeggiare davanti al suo pubblico il traguardo dei 200 gol in maglia giallorossa, raggiunto il 16 nel ritorno di Coppa Italia con il Torino. Anche quel giorno non doveva essere era al massimo della condizione, tanto che Spalletti, pur dovendo rimontare il 3-1 subito all’andata, lo tenne in panchina fino al quarto d’ora della ripresa, ma quando entrò fece la differenza, deviando in rete il cross di Giuly, mettendo in mezzo il cross su cui Mexes fu agganciato in area e presentandosi dal dischetto per firmare il gol numero 200. Si disse che voleva lasciarlo a un compagno, per segnare il suo gol storico con lo stadio pieno, se lo avesse fatto non sarebbe ancora arrivato in cifra tonda, visto che da allora non è più sceso in campo, saltando sia la gara interna col Catania che quella di Genova con la Sampdoria, in cui avrebbe voluto provare a replicare quanto successo la settimana prima col Torino, partire dalla panchina per subentrare e fare la differenza solo in caso di necessità, con gli avversari già stanchi.Non è stato possibile, visto che l’influenza dei giorni scorsi è stata particolarmente debilitante, e gli aveva causato forti dolori alle ossa, adesso è passata, ma è subentrata la lombalgia. Potrebbe essere convocato per la panchina, lasciando nuovamente spazio a Vucinic, che mercoledì, pur avendo sbagliato l’ennesima occasione di testa in chiusura di primo tempo, ha lasciato il segno con un gol da attaccante vero. Oggi c’è il provino decisivo. Entrando in campo si avvicinerebbe ancora di più al record di presenze di Losi, uno dei pochi traguardi che non ha ancora raggiunto: al momento corederoma sta a 386, Francesco a 381, se giocasse le prossime cinque gare festeggerebbe l’aggancio il 24 febbraio, in casa con la Fiorentina, saltando (solo) quella di domani lo raggiungerebbe tre giorni dopo, ma a Milano con l’Inter. E non sarebbe la stessa cosa, per uno che avrebbe rimandato anche il gol numero 200 pur di festeggiarlo in uno stadio pieno e giallorosso.