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La Sensi: "Siamo felici di Mancini"


«Siamo felici di avere in squadra un giocatore come lui». Rosella Sensi sta uscendo dall'Olimpico sempre più radiosa, di questi tempi. L'amministratore delegato della Roma spende parole d'amore per un Amantino immenso. Infinito. Secondo gol di fila, secondo gol decisivo dopo quello con il Palermo. Un giocatore che sembra rinato dopo le polemiche di gennaio. Ma soprattutto dopo l'incontro avuto con il suo procuratore Gilmar Veloz poco prima di Roma-Torino. Della rimonta di Coppa Italia, del 4-0 che aveva rivelato una squadra tonica, in salute. Di cui Mancini sembrava, e così era, un alfiere di gran classe. Il contratto che non è stato ancora firmato sembra passare in secondo piano, dopo una semifinale giocata così: «Amantino? Ne parleremo di questo, siamo sereni, il rapporto è bellissimo sia con il giocatore sia con il suo procuratore. Siamo felici di averlo con noi. Per fortuna nostra e sua, sta segnando, ma abbiamo sempre avuto fiducia in lui. Non ci dimentichiamo il gol a Lione». Già, quella finta e controfinta sul povero Revelleire, quel giochino sui cui cascano tutti i difensori del mondo. E che pure stasera ha fatto strage. Il numero uno giallorosso si gode questa Roma tornata invincibile e bellissima: «Abbiamo un grandissimo allenatore, dei bravissimi dirigenti, dei grandi campioni in campo». Eppure, la partita è stata quasi sempre in bilico: «Sono sempre stata preoccupata. Anche oggi, perché la partita va giocata tutta. La Samp ha dimostrato di giocare bene, ma io sono contentissima del risultato. Abbiamo giocato bene». La Sensi non può fare a meno di commentare anche la decisione del giudice sportivo di rigettare il ricorso del Palermo. Rosella c'è rimasta male. Da Zamparini, certe affermazioni strampalate (eufemismo) non se le aspettava: «Mi dispiace per molti motivi. Per il rapporto che c'è sempre stato tra la mia famiglia e la città di Palermo. Creare queste tensioni è un peccato. Mi dispiace dirlo, perché è un presidente di calcio da molto tempo, ma noi stiamo cercando di riportare il calcio ai veri valori. Mi sembra strano che il presidente si sia lasciato prendere dalla delusione di una sconfitta. Bisogna essere un po' più responsabili e lasciarsi trascinare di meno dalla passionalità». Risposta elegante, che rivela però la rabbia della società.Rosella Sensi dedica una battuta a Cassano («Mi è dispiaciuto non vederlo»), poi fa i complimenti a Spalletti e Totti. La "Coppia d'Italia" agli Oscar del calcio dell'Aic: «Sono contenta per il premio a Spalletti e a Totti, sono i più bravi, non c'è niente da dire. È un riconoscimento che gli viene dato da tutti». Una Roma dei romani le fa piacere: «I romani della Roma per me sono una grande soddisfazione. Anche gli altri, però, che non sono romani, sono diventati tifosissimi». Anche papà Franco, il Presidente, sta gioendo per questo 2008 iniziato sotto i migliori auspici: «Mio padre sta vivendo benissimo questo momento, non viene allo stadio per il troppo freddo. Non posso riferire i suoi commenti. Immaginateli». Fatto.