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Mancini bravo, ma l'offerta di rinnovo è sempre quella


Mancini nell'ultimo mese stà giocando benissimo, da quando si è ravvicinato con la società per il rinnovo del contratto, ma nonostante questo l'offerta della Roma per il rinnovo del suo contratto non cambia. Dopo le feste natalizie e dopo le frizioni tra il giocatore e la società, i tifosi giallorossi hanno ritrovato un Amantino diverso: voglioso, determinato, decisivo. Con la partita di martedì in coppa Italia ha toccato forse il punto più alto (si spera solo fin qui) di questa sua rinascita. I giornali lo celebrano, molti tifosi hanno già dimenticato i primi mesi bui di questo campionato e pure a Trigoria sono felici di aver ritrovato il Mancini che conoscevano («Abbiamo sempre avuto fiducia in lui. Non ci dimentichiamo il gol al Lione» ha detto Rosella Sensi dopo la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia). Ma questo non cambia la sostanza e i termini della trattativa.A metà febbraio (presumibilmente a ridosso della partita di andata con il Real Madrid il 19), periodo nel quale è previsto il nuovo incontro con Gilmar Veloz, procuratore di Amantino, la Roma ripartirà da quei 2 milioni e mezzo netti a stagione per i prossimi quattro anni più i premi (che possono arrivare fino a un milione) offerti lo scorso 15 gennaio in quella riunione a cui presero parte tutti i protagonisti di questo difficile prolungamento di contratto. Da una parte Rosella, Pradè, Bruno Conti e la dottoressa Mazzoleni, dall'altra Mancini e Veloz. Una schiarita dopo mesi di silenzio, non sufficiente però per mettere subito la firma. Di qui il rinvio di un mesetto per definire i dettagli e provare a metter fine alla telenovela. Insomma la Roma si gode il miglior Amantino ma non ha nessuna intenzione di fare un'eccezione per lui. Il tetto salariale fissato per tutti resta. Quello che non è stato infranto la scorsa estate per Mexes e non lo sarà per nessuno dei "Top Player". C'è solo il caso di Totti (e magari tra qualche mese quello di De Rossi), ma lui è un caso a parte, un fuori categoria. Per gli altri c'è una regola e sarà rispettata.Ecco che allora nello sviluppo della trattativa avrà un peso determinante la clausola rescissoria. E' su quella che si potrà andare a "giocare". La Roma vorrebbe fissarla ad un valore elevato per respingere gli assalti di altre squadre che volessero strapparle in futuro il giocatore. Veloz si batterà invece per tenerla bassa, in modo che il suo assistito possa essere più appetibile per gli altri club e per poter contrattare con questi un eventuale ingaggio più ricco. A Trigoria in pratica vogliono tutelarsi e fissare la clausola ad un prezzo che corrisponda a quello che ritengono sia l'attuale valore di mercato del giocatore. Né di più, né di meno. Esattamente lo stesso ragionamento fatto per Mexes (nel caso del francese 16 milioni di euro). Appuntamento confermato, dunque, ci si rivede attorno al 19 febbraio e si riparte da 2 milioni e mezzo più i premi, anche se Amantino dovesse continuare a segnare a raffica. E questo, non ci sono discussioni, se lo augurano tutti.