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Parla Canovi: "Roma, prendi Forestieri. Vale Pato!"


«Roma prendi Forestieri». L'appello è di Dario Canovi, che suggerisce alla società giallorossa l'italo-argentino, attualmente in comproprietà tra il Genoa e il Siena. El Topa , questo il soprannome (derivante da "topador", che significa scavatrice, per la sua potenza) del talento classe '90 che il Genoa ha portato in Italia quando aveva 16 anni, potrebbe essere il crack del prossimo calciomercato. «Vale quanto Pato, costa molto meno ed è comunitario. Se a Spalletti serve un trequartista, uno in grado di giocare anche sulla fascia sinistra, Fernando è il giocatore giusto». La Roma in realtà sta cercando un centravanti, una prima punta, lo ha detto anche Spalletti due giorni dopo la chiusura del mercato invernale. «Se lo ha detto Spalletti bisogna credergli, lio conosce bene il valore dei calciatori che ha a disposizione. I nomi giusti sono quelli di Cruz, Pazzini, lo stesso Rolando Bianchi che è andato alla Lazio. Gente in grado di fare il titolare nella Roma. Se si vuole fare il salto di qualità non possono arrivare giocatori di un livello inferiore rispetto a quelli che ci sono già». Quelli però costano. «Se uno cerca bene in giro ci sono dei calciatori di buon livello, anche senza spendere cifre astronomiche».La gara di sabato scorso con il Siena ha però, di fatto, bocciato il mercato romanista. I titolari scesi in campo al Franchi, infatti, erano tutti giocatori della vecchia guardia. «Mercato fallimentare? Dipende da quale prospettiva lo si guarda». La doppia chiave di lettura ha una spiegazione. «La Roma non aveva bisogno di sostituti per il gli undici titolari, ma doveva migliorare la qualità media della rosa. Nello scorso campionato non c'erano sostituti all'altezza, ora ci sono». Forse però Spalletti si aspettava qualcosa in più da gente come Esposito, Giuly, Cicinho. «Non credo che si possano considerare al pari dei titolari, questi sono giocatori che vanno bene a partita iniziata ma non sono superiori a quelli che la Roma aveva già. L'unico titolare è Juan, ma adesso è infortunato. Giuly se la può giocare con Perrotta, ma in questo momento il centrocampista azzurro sta meglio». Barusso e Andreolli sono già partiti. «Quello è un discorso diverso. Barusso e Andreolli sono due scommesse fatte dalla società, due investimenti. Non è detto che siano scommesse perse però: Andreolli è giovane ed è stato condizionato dagli infortuni che gli hanno impedito di giocare. Adesso è andato a Vicenza, giustamente a mio avviso. Barusso ha grandi mezzi fisici, deve crescere solo dal punto di vista tattico e credo che l'esperienza al Galatasaray possa servirgli».