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Totti corre a Trigoria, Juan lavora con la palla.


Quella di Totti, a Siena, non è stata una delle sue migliori prestazioni. Gli infortuni che si sono susseguiti nel corso di questa stagione ed i dolori alla schiena che non sembrano voler del tutto sparire, limitano inevitabilmente il contributo, pur sempre prezioso, che può dare il Capitano. D'altronde subire in partita le "attenzioni particolari" dei difensori avversari, già non essendo in perfetta condizione, porta poi Francesco a non essere propriamente al meglio, dovendo così svolgere durante la settimana del lavoro particolare. Un sacrificio che Totti sta facendo per non assentarsi in un momento delicato della stagione e per cercare, attraverso il campo, quella forma perduta. Così alla ripresa degli allenamenti, dopo il giorno di riposo concesso da Luciano Spalletti, il numero 10 giallorosso non ha svolto per intero gli esercizi con il gruppo, limitandosi a del lavoro a parte. Un differenziato che non è cominciato da subito, poiché Francesco era insieme al resto della truppa mentre questa è scesa sul "C", ma con l'avvento del pallone. Per lui, come per il resto della squadra, c'è stata un'iniziale corsetta, poi corsa scavalcando degli ostacoli. Quindi il Capitano si è separato dai compagni, insieme a Paolo Bertelli, per dedicarsi ad una blanda corsetta mentre gli altri svolgevano esercizi sulla circolazione della palla con un torello a massimo due tocchi. Francesco ha poi proseguito il suo percorso con degli scattini e dei movimenti aerobici, continuando a non toccare il pallone. Stesso discorso quando è poi passato a degli allunghi intervallati da stretching, che hanno fatto da prologo a delle ripetute che hanno rappresentato l'ultimo esercizio svolto sul campo da Francesco. Nel complesso la sua giornata è durata circa cinquanta minuti, concentrandosi esclusivamente su del lavoro atletico e lasciando le operazioni tecniche e tattiche ai compagni. Tra questi, non c'erano né i sei nazionali (Aquilani, Cassetti, De Rossi, Perrotta, Antunes e Mexes) e né Curci, Ferrari e Juan che hanno svolto del differenziato. Positivi sono stati, in particolare, i segnali dati dal difensore brasiliano, che per la prima volta dal suo infortunio ha lavorato con una certa continuità con la palla, svolgendo della corsa palla al piede e una serie di scambi in compagnia di Luca Franceschi e Marco Delvecchio (che si allena sempre a Trigoria). Un lavoro poi seguito anche da una buona porzione di esercizi atletici, con allunghi, ripetute e cambi di direzione. Operazioni, queste, che non consentiranno al centrale della Seleçao di strappare una convocazione per l'incontro di sabato contro la Reggina, ma che potranno senz'altro essere utili per portare Juan ad una condizione accettabile in vista del 19 febbraio, giorno in cui i giallorossi ospiteranno il Real Madrid. Magari permettendogli di fare una apparizione anche tre giorni prima, quando la Roma giocherà un'altra gara fondamentale contro la Juventus.