C'è solo l'A.S.Roma!

Stampa italiana: Grazie Roma!


"Grazie Roooma". E' il titolo d'apertura della Gazzetta dello Sport in prima pagina che esalta le gesta della Roma di Spalletti vincente al Santiago Bernabeu. E nell'editoriale Alessandro De Calò, parla di "lezione di calcio al Real Madrid" ottenuta grazie a "un mix di semplicità, autorità e chiarezza, la differenza tra la squadra più ricca del mondo (300 e passa milioni a stagione) e un club che deve tirare la cinghia la fa il paziente e minuzioso lavoro di Luciano Spalletti". "Roma nel mito" secondo Il Corriere dello Sport di Alessandro Vocalelli che nel suo editoriale prova a spiegare "Il capolavoro di Sensi e Spalletti". "Strepitosi Aquilani e Taddei, grande De Rossi, stupendo Totti, devastante Vucinic, ma immensa Roma che – come i grandi tenori – ha concesso il bis. Perché l'ultima italiana a vincere in casa del Real era stata ancora e sempre la Roma, nel 2002". "C'è la Roma tra le otto migliori d'Europa, ma non è solo questo il messaggio che consegna Madrid. C'è soprattutto un lavoro, ci sono le idee, ci sono seimila tifosi a rappresentare quel popolo che è andato a prendersi il Bernabeu. Un capolavoro!". "Roma “galactica”!" sul Messaggero di Via del Tritone. Nel commento di Enrico Maida si racconta di un'impresa storica: "Ci sono storie che restano nella memoria per sempre e questa è una di quelle. Passa la Roma con la forza e la convinzione di chi sa che nella vita nulla è impossibile. Anche quando il destino sembra voglia rivoltarsi contro di te. Quando i pali si sostituiscono ai difensori spagnoli battuti da autentiche prodezze balistiche. E poi Spalletti che il Bernabeu l'aveva visto solo in televisione. Ha indovinato tutto. Ci sarebbe da andare fieri di questa squadra che gioca sempre a testa alta con i suoi tre ragazzi romani, romanisti!".L'apertura di Tuttosport è PENOSAMENTE dedicata alla Juventus: "Juve: W Zapata". Ma c'è spazio anche per l'impresa della Roma a cui viene dedicata una foto al centro della pagina con titolo: "Trionfo Roma. Fuori il Real". Mario Sconcerti, sul Corriere della Sera, scrive di "una squadra finalmente compiuta, lontana dai lamenti e che gioca un ottimo calcio. La Roma potrà correre lontano o fermarsi alla prossima collina, ma è comunque cresciuta, è diventata una grande d'Europa". Infine Gianni Mura sulla Repubblica: "Tre firme sotto il trionfo del Bernabeu: Spalletti, Aquilani e Vucinic. Se all'andata la Roma era stata definita cinica, realista, pratica, essenziale perché la partita l'aveva condotta il Real sbagliando parecchie occasioni, questa volta merita aggettivi diversi: attenta, capace di grandi azioni, ricca di personalità e anche di qualità tecniche. Vucinic, si diceva. Ha cambiato la partita, sgusciando da tutte le parti contro avversari stanchi e disorientati. E' stato l'attaccante che la Roma fin lì non aveva, perché Totti spesso tornava a sostegno, con qualche apertura geniale ma anche molti palloni persi. Ultima cosa: visti Plautz e Vassaras, contiamo fino a 10 prima di criticare gli arbitri italiani".