C'è solo l'A.S.Roma!

Il San Paolo come il Bernabeu, e la Roma non si ferma!


La Roma prosegue la sua marcia. Sulle ali dell'entusiasmo per la notte trionfale del Bernabeu, i giallorossi espugnano anche il San Paolo e restano a meno sei dall'Inter. Netto, anche al di là del 2-0 finale, il successo della squadra di Spalletti che ha avuto il merito di sbloccare subito il risultato. La vittoria di ieri dell'Inter sulla Reggina, grazie all'ennesimo furto ottenuto con un regalo dall'arbitro, obbliga la Roma a partire da un dato di fatto: questa non è la giornata buona per puntare a un riavvicinamento. Ma la squadra di Spalletti non si lascia scoraggiare, e ribadisce anzi con grande vigoria che il campionato è tutt'altro che chiuso, almeno per quel che le concerne. Per la gioia dei tifosi, ma anche per la soddisfazione di Spalletti, cui la squadra dimostra di gara in gara di essere conformata a sua immagine e somiglianza. Dal collettivo ai singoli, Totti, nella sua cinquecentesima gara in maglia giallorossa, dimostra di essere tornato ai suoi livelli, con una gara tutta corsa, invenzioni e qualità.Tonetto accusa un fastidio a un flessore, gioca Panucci. E in campo ci sono anche Juan, con un'infiltrazione ma Ferrari è out, così come Perrotta, che gioca nonostante un problema all'inguine (ma Giuly è messo peggio) e inventa pure una prestazione da incorniciare. In campo si vede una Roma da subito brillante nelle gambe e lucidissima nella testa. E infatti passano 82 secondi e già i giallorossi trovano il vantaggio: assist di Totti, Perrotta non perdona (per lui è il quarto gol in questo torneo). Per la Roma è l'occasione di offrire una bella prova di maturità, dopo la rocambolesca girandola dei gol dell'andata. E così è: i giallorossi impostano una partita d'attacco, così come prediligono, ma soprattutto si esibiscono in quell'elastico che ne è caratteristica dominante e che ne fa squadra unica in Europa. Quando l'avversario ha il pallone può giocare al massimo fino alla trequarti, poi la Roma chiude e riparte nello spazio di un batter di ciglia, e Totti o Perrotta sono già palla al piede in zona tiro. Sembra facile, ma intanto nessuno lo fa con altrettanta maestria. Mentre oggi è Roma-show, nel gioco offerto e nella dimostrazione di forza, maturità e condizione esibita al San Paolo. Il Napoli fa tutto quel che può, ma non gli restano che le briciole. Il primo tempo, infatti, dopo il gol di Perrotta, registra altre tre nitide occasioni da rete, ma sono tutte di marca gialloorossa (due volte Gianello è decisivo, su Perrotta al 25' e Totti al 40', mentre al 38' il capitano in contropiede 3 contro 3 prova l'azione personale ma mette sul fondo).
La ripresa è la bella copia del primo tempo, con una Roma in perenne proiezione offensiva e un Napoli animato da un sano spirito di emulazione (nonché di rimonta). Pronti via e la Roma si ritrova sullo 0-2. Ci pensa Totti, che realizza un rigore al 4' per fallo di Mannini su Cicinho: per lui è il tredicesimo gol in questo campionato. Il Napoli non si arrende, anzi inventa un secondo tempo tutto orgoglio e forza di reazione, soprattutto dopo l'ingresso di Calaiò. Ma non basta, contro una Roma così. Per la cronaca, Gianello è ancora decisivo su Vucinic al 16', ma forse è più rilevante il dato che Doni resta praticamente inoperoso, nonostante la grande voglia del Napoli. Al 17' Hamsik si vede non convalidare un gol per fuorigioco di Domizzi (che gli ha fornito l'assist), ma anche in questo caso la decisione arbitrale non lascia spazio a dubbi. E la Roma continua a sperare che lassù qualcosa succeda.