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Conti: "Nessuna preferenza per il sorteggio"


Le parole di Bruno Conti, direttore tecnico della Roma, intervenuto a Centro Suono Sport. Il dirigente parla del sorteggio di Champions League di domani: "Ci sono quattro squadre inglesi, si parla di Schalke e Fenerbahce. I turchi sono ostici, io dico di lasciare al destino questo sorteggio. E quello che succederà, succederà"Un tuo pensiero sulla vicenda Mancini?A me parlare degli altri non interessa, io sono contento di quello che noi riusciamo a fare nella Roma. Abbiamo da gestire una rosa importanti di giocatori, l'importante è far capire a questi ragazzi il comportamento da tenere ogni giorno. I nostri sono calciatori bravi, si fanno trovare sempre pronti, anche se non giocano sempre.Tu sei per i giocatori un punto di riferimento?Ognuno deve giocare di fare il suo. Noi siamo presenti lì tutti i giorni, per qualsiasi problematica. E' questa la cosa importante, serve il lavoro, anche oscuro, l'importante è stare all'interno del gruppo. E' bello vedere i risultati e il lavoro quotidiano che si svolge sempre a Trigoria.Sei stato l'unico, insieme a Totti, a difendere il patrimonio della Roma.Nessuno deve toccare le nostre situazioni. La Roma è al momento un esempio per tutti, è bello sentire i complimenti del Real e di Mourinho. Al momento del bisogno ci facciamo sentire, come quando l'amico Oriali ha avuto quell'uscita poco felice.La Roma deve approfittare del momento delicato dell'Inter?Non dobbiamo pensare agli altri, rimanere con i piedi a terra e continuare su questa strada. Il resto non ci interessa, cominciamo a pensare al Milan, al derby di mercoledì e agli altri obiettivi.La squadra ci ha sempre creduto, anche più dei tifosi.La cosa bella è vedere questi ragazzi lavorare sempre alla stessa maniera, sdrammatizzare quando serve e aiutarsi continuamente.Chi preferirebbe pescare in Champions League?Ci sono quattro squadre inglesi, si parla di Schalke e Fenerbahce. I turchi sono ostici, io dico di lasciare al destino questo sorteggio. E quello che succederà, succederà.Una parola affettuosa per Mancini?Ripeto, dobbiamo pensare a noi, il resto non ci interessa.